Farebbe già notizia, nella nostra terra, un servizio pubblico che funziona! A farla ancora di più è la storia della riapertura della piscina comunale a Caltagirone, allestita e organizzata alla pari di un elegante ed efficiente resort turistico, che viene restituita alla città come uno dei "gioielli di famiglia"!  

In questo percorso si incontra la famiglia Sinatra che rischia in proprio, come fa ogni buon imprenditore, ma ancora una volta socializza i propri utili impegnandosi nella realizzazione di progetti che restituiscono alcuni "beni comuni" (prima i campi di calcio, ora la piscina) alla comunità locale. Essa ne riscopre il valore e le potenzialità - anche economiche-, e intorno a questi "beni"- come accade oggi con la piscina comunale - riaggrega i propri valori e riorganizza le proprie speranze.

Ci sono tante brave persone che seguono e sostengono questo percorso, in prima ma anche in seconda fila, e meritano tutte un grande ringraziamento.

Questo itinerario è stato tracciato dalla buona amministrazione, Ioppolo-Gruttadauria, che ha offerto ai privati la possibilità di gestire un servizio pubblico locale, attuando una rivoluzione copernicana, ovvero trasformando la gestione della piscina da un esborso (in passato il comune erogava un contributo all'ente gestore) in un'entrata (oggi invece l'ente gestore paga un canone al comune).

Un’esperienza di successo che concilia l'interesse pubblico con l'iniziativa privata, senza conflitti di interesse, ispirata solo al bene comune.

La riattivazione della piscina comunale, oltre a proporre i benefici sociali e pedagogici di ciascuna disciplina sportiva, mette un argine alla destrutturazione sociale che allontana, quasi tanto quanto la disoccupazione, i giovani dal nostro territorio.

Una comunità riparte sempre dai propri simboli, e oggi Caltagirone in questa esperienza trova un motivo di ripartenza! 

Auguri ai nuovi gestori, all'Amministrazione comunale e a tutti i calatini! 

Buona estate a tutti! 

Paolo Ragusa Presidente del Centro Studi C.E.S.T.A.