Raddusa, continua la sagra del pane

  • di Redazione Il Solidale
  • 11 set 2017

Raddusa, continua la sagra del pane

Con l’apertura della pinacoteca comunale, delle antiche “putìe”, degli standes espositivi, del “museo del grano” e della “civiltà contadina”, e con la inaugurazione delle tantissime mostre fotografiche tra le quali quella con il titolo “Raddusa com’era… foto e video di un antico presente” a cura di Riccardo Allegra e Aldo Vitanza, con la sfilata di quattro bande musicali (le due di Raddusa più quelle di Castel di Iudica e di Mazzarino) che, dopo avere sfilato per le vie del paese, si sono esibite in concerto sul palco allestito per l’occasione nella piazza principale, e con il convegno sulla “Biodiversità Ceralicola e valorizzazione dei territori interni siciliani” curato dal dott. Giuseppe Li Rosi, che ha registrato le relazioni del prof. Salvatore Capra, docente dell’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e per lo Sviluppo Rurale di Aidone (En), e del prof. Umberto Anastasi, del Dipartimento Agricoltura Alimentare ed Ambiente dell’Università di Catania, è iniziata ieri la ventitreesima edizione della “Festa del Grano” che, anche quest’anno, ha richiamato a Raddusa una immensa folla di forestieri e con molti emigrati venuti dall’America, dall’Australia, dal Brasile, dall’Argentina e dal nord Italia. La festa proseguirà oggi con il convegno, alle ore 10, presso il Centro Polivalente “Papa Giovanni Paolo II°”, dal titolo “Grano duro:qualità e mercato” curato da Vincenzo Grassia, Presidente della G.I.E. e della SicilCereal, che vedrà le relazioni di personale specializzato in materia di grano duro, e la presenza dell’On. Michela Giuffrida, Componente della Commissione Europea all’Agricoltura. Nel pomeriggio, dalle ore 18,30 la sfilata del corteo mitologico con in testa la Carrozza dei Marchesi di Raddusa, con al seguito le bande musicali, i gruppi folkloristici, i carretti siciliani e le massime autorità cittadine e quelle del circondario. In serata ci sarà la degustazione della pasta di San Giuseppe.

“Anche quest’anno la festa del grano presenta un programma ricco di manifestazioni culturali, folkloristiche e ricreative – ha detto il Sindaco Giovanni Allegra – ed è una festa che i raddusani e tutti i visitatori vivono intensamente. Essa non è soltanto una rievocazione storica di qualcosa che non c’è più, ma una manifestazione vera in cui la gente riconosce le proprie origini”. “Sono venuto da Philadelphia  – ha detto John Romano, che da oltre mezzo secolo vive in America – per gustare intensamente i tre giorni di festa che mi farà rivivere i ricordi della mia gioventù”. Michele Pulvirenti viene invece da Torino e lo ha fatto per mantenere l’abitudine. “Sono venuto tutti gli anni – ha detto – e non potevo mancare all’appuntamento di quest’anno che la festa presenta peculiarità molto importanti. Non si tratta di una semplice sagra paesana ma di una manifestazione che assume un significato molto ptofondo”. Il clou della festa è rappresentato dal rito della “pisatura del grano” che avverrà nel primo pomeriggio di domani tra canti e balli propiziatori, che coinvolgeranno tutta la popolazione presente attorno all’aia quando i cavalli pesteranno i covoni e le contadine nei costumi antichi vi danzeranno sopra. Nella foto un momento del Convegno curato dal dott. Giuseppe Li Rosi sulla “Diversità cerealicola”. Da sinistra il prof. Salvatore Capra, il dott. Giuseppe Li Rosi e il prof. Umberto Anastasi.    

                                                                                                

Francesco Grassia