Cinque Comuni insieme per la gestione della centrale idrica di Maguli

  • di Redazione Il Solidale
  • 26 ott 2017

Cinque Comuni insieme per la gestione della centrale idrica  di Maguli

Martedì 31 ottobre, alle 9,30, nella sala riunioni al secondo piano in Prefettura, i sindaci di Caltagirone (Gino Ioppolo), Grammichele (Giuseppe Purpora), Mineo (Anna Aloisi), Mazzarrone (Giovanni Spata) e Licodia Eubea (Giovanni Verga) sottoscriveranno l’atto di cessione dell’impianto di approvvigionamento idrico annesso al pozzo Maguli, in territorio di Vizzini.

            Poco più di un mese fa i cinque Comuni hanno già firmato un pre-accordo per la costituzione di un’Ats (Associazione temporanea di scopo) finalizzata alla gestione della centrale idrica di Maguli, di proprietà dell’Eas (Ente acquedotti siciliani) che, versando in stato di liquidazione, riscontra crescenti difficoltà nel mantenere in efficienza l’impianto, peraltro oggetto di atti vandalici anche recenti che hanno creato non pochi problemi alle comunità interessate. Considerato che la Prefettura di Catania sta già da diversi mesi coordinando le operazioni di trasferimento della centrale idrica ai cinque Comuni e che ciò si rende ormai imprescindibile, i cinque primi cittadini hanno dichiarato la volontà di riunirsi in Ats, conferendo mandato al Comune di Caltagirone (capofila), nella persona del sindaco Ioppolo,  di rappresentarli. Contemplata, entro tre mesi dalla consegna della centrale idrica da parte dell’Eas, la redazione di un piano industriale per la gestione della centrale. Con la firma dell’atto di cessione, come sottolineato dai rappresentanti dei cinque centri, l’Ats potrà intervenire più celermente per rendere più efficiente l’impianto.

            “Il nostro obiettivo primario – afferma il sindaco Ioppolo – è quello di rifunzionalizzare l’importante centrale idrica dopo oltre 25 anni di gestione dell’Eas, oggi soppresso, durante i quali si è purtroppo pagato il prezzo di mancate o insufficienti manutenzioni. Dati significativi sono rappresentati dalla coesione d’area dimostratasi concretamente per il raggiungimento di questo risultato e dall’impostazione pubblica ribadita pure in questa circostanza. Previsti un immediato risparmio e maggiori quantitativi d’acqua”.