Nell'UE l'uso del glifosato sarà autorizzato per altri 5 anni: 18 Stati membri si sono espressi a favore, 9 contro, fra cui Italia e Francia. Decisiva stavolta la presa di posizione della Germania, finora astenuta per divisioni interne, che ha votato in cambio di blande modifiche formali al provvedimento. Ma non si può non sospettare di aver condizionato il voto tedesco la Bayer, capofila della lobby della chimica e prossima acquirente del principale fabbricante di glifosato, la Monsanto. 

L'esito positivo di questa votazione di un comitato di esperti, dopo i precedenti quorum mancati, solleva la Commissione dalla responsabilità della decisione. Per questo il commissario europeo alla salute si congratula con i colleghi: "Il voto di oggi dimostra che quando tutti vogliamo, siamo in grado di condividere e accettare la responsabilità collettiva del processo decisionale." La dichiarazione estranea alla materia e al merito della decisione lascia intendere che l'efficacia del processo decisionale sia prioritaria rispetto alla salute dei cittadini, e alla trasparenza e al buon senso. Contraria al principio di precauzione, la decisione inoppugnabile è stata presa a porte chiuse senza dibattito pubblico e aggirando il Parlamento Europeo.

Marco Amuso