Caltagirone, è andata in scena "La bancarella delle parole". Oltre lo spettacolo, una lezione di umanità! L'intervento di Paolo Ragusa

  • di Redazione Il Solidale
  • 21 dic 2017

Caltagirone, è andata in scena "La bancarella delle parole". Oltre lo spettacolo, una lezione di umanità! L'intervento di Paolo Ragusa
Uno spettacolo di beneficienza, quello della Compagnia Imperfezione perfetta dal titolo “La bancarella delle parole”, andato in scena lo scorso 11 dicembre al CineTeatro “Politeama” di Caltagirone, che ha coinvolto la comunità locale.
«È stato bello partecipare a uno spettacolo che le cooperative " Namastè " e " Insieme" sono riuscite a organizzare coinvolgendo la comunità locale. E non a caso la cooperazione sociale persegue l'interesse generale della comunità nella promozione umana e nella integrazione sociale dei cittadini. Infatti, come dimostrato attraverso l'evento, le cooperative sociali non appartengono solo agli amministratori, ai soci o ai loro dipendenti, ma appartengono anche agli utenti, alle loro famiglie, alle istituzioni e direi all'intera comunità locale. È stato importante percepire la dimensione comunitaria dell'impegno a favore delle persone diversamente abili. Quelle stesse persone che attraverso il teatro ci hanno impartito una lezione di umanità! - ha sottolineato Paolo Ragusa, Presidente del Centro Studi C.E.S.T.A., presente all’evento, che continua -  La gratitudine e la riconoscenza sono sentimenti positivi che meritano di essere vissuti. Bisogna essere grati e riconoscenti a tutti coloro, uomini e donne, che ogni giorno, nella vita familiare, nella professione, nella società, portano avanti un percorso di autonomia, sostengono un progetto di vita indipendente a favore dei ragazzi diversamente abili. Ci è piaciuto l'evento per il valore artistico ma ci ha tanto appassionato per il valore umano che esso ha espresso. In un tempo nel quale rischia di prevalere l'egoismo sociale, l'intolleranza verso il prossimo, assumiamo l'impegno, per nulla scontato, di continuare a guardare questi ragazzi con gli stessi occhi con i quali li abbiamo visti durante lo spettacolo: gli occhi del cuore!».