Successo del Presepe Vivente di Raddusa

  • di Redazione Il Solidale
  • 29 dic 2017
  • CULTURA

Successo del Presepe Vivente di Raddusa

Per arricchire le festività natalizie e per rinnovare un’antica tradizione popolare pregna di significato religioso, l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco prof. Giovanni Allegra, con la collaborazione della Pro Loco, dello Sprar e della cittadinanza, ha organizzato la decima edizione del “Presepe Vivente” che, come da tradizione ormai da tempo consolidata, si è svolto nella serata di martedì 26 dicembre scorso. Per la realizzazione di tale manifestazione, che anche quest’anno si rivelata molto interessante, sono state impiegate una cinquantina di comparse, scelte tra i giovani del servizio civile nazionale del progetto “Passi” gestito dal Comune, e dai migranti ospiti dello Sprar di Raddusa, che hanno reso il Natale ricco di emozioni e ancora più ricco di significati. Tra pastori, fornai, artigiani e lavandaie, è stato bello vedere i numerosi attori che, con addosso i panni dei vari personaggi della Natività, hanno sfilato nell’incantevole scenario, appositamente creato nel centro storico della città, per andare alla ricerca della “Capanna Santa” che quest’anno è stata allestita in un’alcova della via dedicata al prof. Francesco Di Salvo laddove, in un’atmosfera di suggestiva cristianità, hanno depositato ai piedi di “Giuseppe e Maria”, i tanti doni che, insieme ai Re Magi, hanno portato al “Bambino Gesù”. I canti natalizi intonati dai bambini della scuola materna, guidati dalle maestre Rosalba Grassia, Rossella Di Luca, Agata Lupo e Marinella Virzì, hanno reso la manifestazione molto suggestiva. Per l’intera notte del 26 dicembre il centro storico è stato teatro principale della manifestazione, e, come ogni anno, è stato letteralmente invaso dalla gente che ha colto l’occasione per visitare le vecchie e antiche “putìe”, allestite dai collaboratori Delfio Catania (formaggi) e Rosario Bommaci (vino), dai ragazzi del servizio civile del Comune di Raddusa e dai giovani migranti ospiti dello Sprar  Raddusa, coordinati dalla dott.ssa Gaetana Pagana e da Nunziella Lingenti, che hanno reso il luogo della Natività molto simile a quello reale di 2017 anni addietro. Tra i personaggi più rappresentativi sono da ricordare su tutti: il Bambinello Attilio Praino, di appena quattro mesi (battezzato la sera di Natale), che ha rappresentato il Bambino Gesù; i giovani Silvia Pisani e Rosario La Mastra, che hanno vestito rispettivamente i panni della Madonna e di San Giuseppe; i tre Re Magi rappresentati da: Angelo Scuderi, Giuseppe Furnari e dal giovane migrante Gutier ospite dello Sprar. La manifestazione è stata curata nei minimi dettagli dall’assessoressa Carmela Pagana collaborata dalle signore che costituiscono il personale degli uffici sociali del Comune. Nell’allegata foto, gentilmente concessaci dallo studio Fotovideopress, la grotta della natività.

Francesco Grasso