Raddusa, dopo il furto arriva l'Ufficio Postale Mobile

  • di Redazione Il Solidale
  • 8 gen 2018
  • CRONACA

Raddusa, dopo il furto arriva l'Ufficio Postale Mobile

In seguito al danno creato ai cittadini dai ladri che, nelle primissime ore  mattutine del 24 dicembre scorso hanno rubato il postamat incastrato nel prospetto della sede dell’Ufficio Postale di Raddusa, dopo relativo abbattimento del muretto e della vetrata che lo custodivano, l’Amministrazione di Poste Italiane ha provveduto ad inviare sul posto un “Ufficio Postale Mobile”che permette agli utenti di effettuare tutte le varie operazioni postali. Per i cittadini di Raddusa il danno si era rivelato più grave del previsto perché non avevano la possibilità di servirsi dell’ufficio postale per prelevare somme di denaro contante o per pagare le bollette di luce, gas, telefono e quant’altro. E’ vero che l’ufficio nel suo interno non è stato danneggiato dai ladri ma è anche vero che per il ripristino dell’attività lavorativa occorre un tempo che ancora non è stato definito. Al momento risulta evidente che il danno esterno è stato  quasi del tutto riparato ma l’ufficio continuerà a restare ancora chiuso la realizzazione di alcuni lavori resisi necessari a causa del danno procurato dai ladri del postamat. Ora siccome, per le improrogabili operazioni postali, i cittadini avrebbero dovuto recarsi a Ramacca o a Castel di Iudica, e questo avrebbe comportato una enorme difficoltà soprattutto alle persone che non possiedono un mezzo di trasporto e alle persone anziane, è giunta molto gradita la presenza del camper con a bordo l’ufficio postale mobile. Molto più che positivi sono stati i commenti dei cittadini, e soprattutto degli anziani, che sin dalle prime ore di ieri mattina hanno fatto la fila, nonostante il vento freddo, davanti all’ufficio mobile per eseguire le operazioni di cui avevano necessità. Ma “fino a quando - si sono chiesti - l’ufficio postale dovrà rimanere chiuso?” Tale domanda è rivolta a Poste Italiane che, sicuramente, comprenderà le difficoltà dei cittadini e di conseguenza cercherà di ridurre al massimo i tempi della chiusura che sono necessari per la messa in sicurezza dell’ufficio e per la relativa installazione di un nuovo dispensatore di denaro. E intanto che i giorni passano i cittadini raddusani si accontentano di fare la fila fuori, nonostante il vento e il gelo, pur di non essere costretti ad andare fuori sede perché sarebbe un vero e proprio disastro considerato che tra la città di Raddusa e le sedi dei paesi più vicini che sono Ramacca e di Castel di Iudica con esistono collegamenti diretti. Ora si spera solo che la situazione venga ristabilizzata nel minor tempo possibile e che la città del grano possa riavere il suo ufficio postale pratico e funzionale come lo era prima del furto del postamat.

Francesco Grassia