"Il Solidale" si apre al territorio: il 24 "Caffè Incontro" a Mineo su Expo
- di Redazione Il Solidale
- 13 ago 2015
- CULTURA
Sono passati poco meno di tre mesi da quando, con tanto coraggio e soprattutto determinazione, abbiamo lanciato in rete il giornale “Il Solidale”, che affonda le sue radici esistenziali sia nel territorio Calatino che nell’insostituibile esperienza del sociale e della cooperazione. Tre mesi di vita non sono tanti per un organo di informazione, ma è un lasso di tempo più che sufficiente per poter tracciare, a ragion veduta, un primo bilancio. I lettori che hanno scelto di dedicare qualche minuto della loro giornata al “Solidale” sono quasi trentamila, con un media che si attesta tra i 400 e i 600 lettori giornalieri. Si tratta certamente di un dato di tutto rispetto, visto che ci barcameniamo in un settore nel quale la concorrenza, anche quella, che oseremo definire “non ufficiale” per la legge, non fa difetto. La semplice cliccata sul nostro sito la consideriamo come un gesto d’amore, un atto di fidelizzazione e nel contempo una carica emotiva per tutti noi, affinché “Il Solidale” diventi, speriamo presto, una realtà ben consolidata e credibile nel panorama dell’informazione provinciale e non solo. Pertanto un grazie che proviene dal profondo del nostro cuore lo rivolgiamo a tutti i lettori, verso i quali apriremo ancor più la nostra linea editoriale. Nei prossimi giorni, infatti, il giornale verrà potenziato con nuove rubriche e con nuove sezioni, spazi ideali per intrattenere un’interazione quotidiana e tout court con il lettore, recependone desideri, aspettative e speranze, nonché delusioni. Il giornale inoltre si apre al territorio, promuovendo anche due straordinarie iniziative culturali di “Caffè incontro” nei centri di Mineo e di Caltagirone. Si è scelto il centro menenino per dibattere sulla sua indimenticabile partecipazione ad Expo Milano 2015. Mineo, attraverso il Distretto Agroalimentare del Calatino, ha fatto conoscere al mondo intero il suo eccellente territorio, che si caratterizza per l’agroalimentare, l’arte, la cultura, la tradizione e la fede, ai quali è doveroso però aggiungere anche la straordinaria esperienza dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti. Inoltre la piazza di Caltagirone, da cui Sturzo lanciò l’impegno dei cattolici in politica, sarà teatro, attraverso il prezioso contributo del Movimento Cristiano Lavoratori, di un approfondimento di temi sociali di stretta attualità, che interessano i giovani, i disoccupati, gli emarginati, gli anziani e le famiglie. Consentiteci infine di ringraziare sentitamente l’editore del giornale, il Centro Studi C.E.S.T.A, che fin dall’inizio ha dato fiducia a noi e al contempo ha fortemente creduto ad un giornale con vocazione “sociale” e “territoriale”. Martino Geraci