San Cono - I Presepi nei quartieri, seconda edizione di unione e comunità

  • di Redazione Il Solidale
  • 17 gen 2018
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San Cono - I Presepi nei quartieri, seconda edizione di unione e comunità

Suggestiva emozione e atmosfera natalizia sono stati i momenti vissuti all’interno delle case delle famiglie sanconesi. Si è trattato di un’iniziativa, portata avanti da Padre Dario Curcio, giovane Sacerdote della Parrocchia Santa Maria delle Grazie di San Cono, in collaborazione con la commissione attività culturali, quella di allestire il Presepe nel quartiere o vicinato formulato per mezzo di un concorso aperto a tutti coloro i quali desideravano offrire alla comunità il loro creativo scenario della nascita del Bambin Gesù. E’ la seconda edizione del concorso, iniziato l’anno precedente, con l’allestimento dei presepi nelle famiglie che ha riscontrato particolare interesse alla collettività con grande senso di partecipazione e collaborazione. Sono quelle piccole cose che legano e fortificano una comunità, infatti è proprio l’intento della Parrocchia che, oltre ad essere istituzione religiosa è anche comunità parrocchiale, dimostrata più volte, con rappresentazioni teatrali in varie ricorrenze, manifestazioni ludico – ricreative in estate e, questa volta, nel periodo natalizio, sarà per lo spirito del Parroco che riesce a comunicare e coinvolgere la cittadinanza, o sarà per la mentalità creativa di promozione culturale, attraverso l’arte o l’enogastronomia, come difatti il paese è particolarmente conosciuto per la sua produzione del tutto inedita del Ficodindia.

In tal senso, le istituzioni del comune di San Cono, valorizzano quelle che sono le iniziative che, in un piccolo paese, risaltano nella voglia di partecipazione e unione di comunità. Folta partecipazione lungo le vie del paese, dove tutti insieme, come in un corteo, si accingevano all’interno delle case per visitare i presepi. In ogni casa sono state diverse le ispirazioni, l’originalità, la grandezza, la formula magica che contraddistingueva un presepe con un altro. Non è passata di certo inosservata, l’accoglienza di tutte le famiglie, la fede verso Gesù bambino e perché no, anche il folclore o il libero adattamento della costruzione e della scenografia dei Presepi, dove in alcuni, all’interno, spiccavano elementi caratteristici del luogo, come la pianta del ficodindia, luci colorate con l’alternanza del giorno e la notte. Ambienti che hanno espresso la tradizione culturale e devozionale, un tuffo nel passato dove i personaggi hanno riprodotto gli scenari tipici delle borgate contadine dell’entroterra sicula.

Sono stati vissuti momenti di preghiera all’interno delle case, di musica e spirito di collaborazione in un clima gioioso, attorno ai nove presepi siti nei vari quartieri sanconesi. Il Parroco Don Curcio esprime grande soddisfazione dichiarando che “come i Pastori che corrono a Betlemme per “vedere” il Salvatore che è nato, anche noi, insieme ad ogni fratello e sorella, corriamo incontro al Signore che viene e poter dire con gioia “Oggi il figlio di Dio è nato: tutto cambia. Don Curcio conclude dicendo che “ vorrei formulare il mio più sincero e affettuoso augurio esortandovi a vivere lo stupore e la meraviglia dinnanzi a quel Bambino, che come luce vera, rischiara la nostra esistenza e ci consente di riscoprire nuovamente chi siamo”.