Giornata della memoria, "ricorrenza che parla alle nostre coscienze"

  • di Redazione Il Solidale
  • 26 gen 2018
  • CULTURA

Giornata della memoria, "ricorrenza che parla alle nostre coscienze"

E’ in programma domani, sabato 27 gennaio, la Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah. Come ogni anno, si rinnovano gli appuntamenti con attività e iniziative volte a tenere vivo il ricordo dei fatti accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ecco quelle promosse o segnalate dalle associazioni.  

Croce Rossa Italiana. “Sono passati diciotto anni dell’istituzione della Giornata della Memoria: una commemorazione doverosa che, oggi più che mai, ha l’importante compito di custodire e divulgare un’epocale tragedia avvenuta oltre settant’anni fa, quella della Shoa". E' il commento del Presidente Francesco Rocca. "Oggi bisogna far sì che l’Olocausto rimanga un monito per le giovani generazioni, perché altro non è che l’atroce testimonianza di gravissime violazioni dei diritti umani e prevaricazioni della libertà cui, ancora oggi, assistiamo impotentitroppi, infatti, sono gli Olocausti contemporanei.  - prosegue - Lo sanno bene i nostri volontari e tutti gli operatori della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che, spinti dalla passione e dall’impegno su tutto il territorio nazionale e nel mondo, con il loro operato testimoniano l’importanza fondamentale del Diritto Internazionale Umanitario e delle Convenzioni di Ginevra.  Il nostro Movimento, custodendo e interpretando in ogni sede e in ogni luogo i 7 Principi che lo ispirano, si pone attivamente a servizio dei più vulnerabili, di tutti coloro i quali sono costretti a subire violenze e abusi. Ecco perché ancora oggi, parafrasando Primo Levi, ‘L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria’”.

Associazione 21 luglio. La onlus romana pone l’accento sulla mancanza di un riconoscimento ufficiale dei circa 500 mila rom e sinti caduti per mano del nazifascismo e celebrerà, quest’anno, la Giornata della Memoria presso Gioia del Colle (BA) dove ha organizzato, in collaborazione con il Comune e l’Associazione Sic! ProgettAzioni Culturali, un convegno dal titolo “Porrajmos. La persecuzione dei rom e dei sinti durante il fascismo”.“La rimozione dalla memoria collettiva dello sterminio delle comunità rom e sinte durante il nazifascismo è una ferita ancora aperta che spiega bene perché, ancora oggi, queste comunità siano tenute ai margini della vita sociale collettiva – ha sottolineato Carlo Stasolla, presidente di Associazione 21 luglio – È invece fondamentale riportare quelle comunità che in Italia vivono in condizioni abitative ghettizzanti al centro di azioni politiche inclusive, abbandonando l’approccio pregiudizievole e stigmatizzante”.

Fondazione Migrantes. Sulla stessa lunghezza d’onda la Fondazione Migrantes, che intende  “ricordare i 500 mila morti tra rom e sinti nei campi di concentramento nazisti noto come Porrajmos, divoramento”. “E’ una giornata che vogliamo non fosse dimenticata – scrive la Fondazione in una nota - e che ha coinvolto uomini, donne e bambini. Non è lontana, però, anche oggi dal sentire comune la discriminazione nei confronti di questo popolo, ancora non riconosciuto come minoranza: un popolo che, in Italia, conta 120 mila persone, di cui la metà sono minori. Persone spesso emarginate, sistemate fuori dai contesti urbani, nei cui confronti prevalgono stereotipi, luoghi comuni e pregiudizi. La Giornata della Memoria ci aiuta a riflettere su questa minoranza mettendo al centro le persone”.

Acli e Comunità Ebraica. A chiusura degli eventi in occasione della Giornata della Memoria, il prossimo giovedì 1 febbraio 2018, alle ore 10, presso il Tempio Maggiore, si terrà l'iniziativa "Memoria e Speranza" promossa dalle Acli di Roma e provincia in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma. Previsto un vero e proprio percorso informativo per non dimenticare ma, come scrivono le Acli, “anche per essere messaggeri di speranza e di dialogo contro ogni forma di discriminazione e persecuzione”. "In occasione della Giornata delle Memoria – spiega Lidia Borzì, presidente delle Acli - abbiamo pensato insieme alla presidente della Comunità Ebraica, Dureghello ad un evento che coinvolgesse sia i giovani, sia i nonni e le nonne delle Acli di Roma e provincia. Un'iniziativa intergenerazionale per conoscere il grande patrimonio culturale, religioso e spirituale della Comunità ebraica romana che da oltre 2000 è una presenza importante e insostituibile della nostra città".

Arci. “Mai più fascismi”. E’ questo lo slogan scelto dall’Arci per celebrare la Giornata della Memoria, in occasione della quale verranno organizzate iniziative in tutta Italia.  “Oggi – scrive l’Arci in una nota - di fronte al diffondersi di episodi intimidatori da parte di movimenti e forze che si richiamano al nazifascismo e all’affermarsi di partiti di estrema destra nelle competizioni elettorali di tanti paesi europei (ultima l’Austria), la memoria, il racconto degli orrori che hanno caratterizzato il secolo scorso,  la difesa dei valori costituzionali può rappresentare un argine e aiutare alla comprensione di un presente segnato ancora da guerre, violenze e ingiustizie. Solo con questo bagaglio di conoscenza è possibile trovare gli strumenti per progettare un futuro diverso”. 

Federazione delle chiese evangeliche in Italia. In una lettera inviata nei giorni scorsi, il presidente della Federazione Luca Maria Negro ha voluto esprimere la profonda vicinanza spirituale alla presidente dell’Unione delle comunità ebraiche (Ucei), Noemi Di Segni. “La Giornata della memoria di quest’anno si colloca nell’ambito di tre ricorrenze che parlano alle nostre coscienze”, scrive il pastore Negro, riferendosi all’ottantesimo della promulgazione delle leggi razziali nel 1938 come “uno dei momenti più bui e vergognosi della storia del nostro Paese”. “Crediamo che il Giorno della memoria di quest’anno sia anche occasione per riaffermare i valori fondamentali della nostra Carta costituzionale, soprattutto in un momento in cui nell’ambito pubblico e politico c’è chi lancia appelli a difesa della ‘razza bianca’ usando termini che ci fanno ripiombare nel buio del passato e che preoccupano per la leggerezza e la disinvoltura con cui vengono utilizzati”.