Caltagirone, torneo "La Gabbia": trionfano i ragazzi del Cpa San Francesco
- di Redazione Il Solidale
- 18 ago 2015
- SPORT
Lo scorso 18 luglio si è disputata a Caltagirone, v.le Autonomia presso il Piazzale delle giostre, la finale della 2a edizione del torneo "La Gabbia". Erano 12 le squadre partecipanti che si sono sfidate in 2 gironi da 6 nell'arco di una settimana e solamente 4 compagini hanno avuto accesso alle fasi finali.
Il regolamento prevedeva 2 tempi da 10 minuti, 3 vs 3 senza portieri e falli laterali, con l'ausilio delle sponde rigide, con le quali era possibile dribblare gli avversari e segnare reti da qualsiasi posizione. In queste sfide la difficoltà maggiore è data dalla palla sempre in movimento e dall'assenza di tempi di recupero energie.
Delle 12 squadre partecipanti, erano presenti anche 2 formazioni del CPA S. Francesco di Caltagirone, struttura che ospita minori stranieri non accompagnati, entrambe dopo aver vinto i rispettivi gironi e aver superato senza non poche difficoltà "le italiane" nelle fasi ad eliminazione diretta si sono ritrovate e scontrate in finale.
Di conseguenza una finale tutta africana, con la squadra dei ragazzi ivoriani che ha avuto la meglio su quella dei gambiani, chiudendo già il 1° tempo in netto vantaggio e amministrando la restante parte di gara.
La curiosità è che in molte nazioni dell'Africa, questo gioco è uno sport nazionale chiamato Maracanà in cui si esibiscono con azioni e giocate spettacolari che non sono mancate durante le varie partite del torneo.
I ragazzi ivoriani, vincitori de "La Gabbia", si sono ben distinti precedentemente anche in un altro torneo juniores di calcio a 7 presso i campetti di Usa Sport vincendo tutte le partite disputate (le ultime durante il Ramadam). Hanno ricevuto un "premio speciale" per il gioco mostrato e soprattutto il "premio fair play" per l'educazione ed il rispetto degli avversari dentro e fuori dal campo.
A fine torneo Fausto Sortino, insegnante d'educazione fisica che segue i giovani per conto della Cooperativa San Francesco, dichiara : "Sono molto soddisfatto per aver raggiunto insieme ai ragazzi questi piccoli traguardi in così poco tempo (3 mesi) e per aver formato grazie al loro costante impegno un gruppo ben affiatato. Il calcio, essendo lo sport più popolare al mondo, è stato uno strumento d'integrazione e grazie al suo linguaggio universale ha agevolato la comunicazione e la socializzazione tra culture differenti”. Pascal Desiato