Ramadan
- di Redazione Il Solidale
- 5 mar 2018
- Migrantes 2.0
La parola Ramadan viene da ramida o ar-ramad che significa “aridità” o “calore rovente”.
Questa festività è molto importante per l’Islam. Il digiuno è una delle regole del Ramadan e viene
praticato dai musulmani adulti, tranne dagli anziani, dalle donne in gravidanza e dai malati: durante
il giorno non si può né mangiare né bere. I pasti in tutto possono essere due, un al tramonto (iftar) e
uno prima dell’alba (suhoor).
Questo è il mese del perdono e della misericordia e i credenti sono chiamati a essere più buoni,
purificando se stessi e il loro cuore. È un periodo dove si prega tanto.
Alla fine del Ramadan le persone con possibilità maggiore aiutano quelle più bisognose con doni in
denaro. Le ore della notte vengono passate facendo adorazioni, preghiere e suppliche.
Il giorno dopo la fine del Ramadan, che si chiama Eid al-Fitr, i musulmani rompono il digiuno con
una festa. Eid al-Fitr significa: festa delle interruzioni ed è la seconda festa più importante
dell’Islam. Le celebrazioni iniziano con la preghiera dell’alba, Salat al fajr, dopo la quale si
trascorre la giornata in famiglia. Dopo c’è un periodo di vacanza che dura diversi giorni.
Il mese del Ramadan per me è uno dei mesi più importanti per il mondo arabo dove si purifica
l’anima dal peccato e si salva il corpo. È una ricompensa che Dio è grande. È un mese impegnativo
dove si legge il Corano per incontrare Dio.
Quest’anno il Ramadan inizia il 16 maggio e finisce il 13 giugno.
Abdelhai Khiar Bilal