Nasce in Sicilia il sito «ComuniCARE»

  • di Redazione Il Solidale
  • 8 apr 2018
  • CRONACA

Nasce in Sicilia il sito «ComuniCARE»

A Milazzo, nel Messinese, i ragazzi di una comunità alloggio per minori imparano il mestiere del cronista. Poi, taccuino alla mano, si trasformano in giornalisti coordinati dalla direttrice Rossana Franzone. Il progetto punta al loro reinserimento sociale

Il giornalismo come riscatto sociale di ragazzi con un passato familiare problematico alle spalle o adulti che provengono da contesti sociali difficili. Quasi tutti con vicende giudiziarie alle spalle. Con questa idea è nato il giornale on line «ComuniCARE» (Comuni – care = cura in inglese) che viene ideato e curato all’interno di una redazione «speciale» ovvero quella della comunità alloggio per minori «Il Delfino» di Milazzo, nel Messinese.

Il giornale on line

L’idea che fa da sfondo al progetto editoriale è quella di far conoscere il mestiere di cronista attraverso lezioni teoriche e poi far realizzare veri e propri servizi che raccontano cronaca, sport, storie o vere e proprie inchieste che approfondiscono fatti di cronaca locale. Ognuno dei ragazzi, sotto pseudonimo, lavora con un incarico ben preciso: c’è chi si occupa della scrittura degli articoli, chi delle foto, chi del montaggio dei video sotto lo sguardo attento della giornalista Rossana Franzone — già a capo di un altro quotidiano locale on line — e che ha insegnato comunicazione all’interno del carcere messinese di Gazzi.

Il progetto

« Va riconosciuto a Rossana il merito di aver saputo fare breccia nella perplessità generale che suscitava nei ragazzi l’idea di far parte di una vera redazione giornalistica — spiega la psicologa Francesca Scaffidi — coinvolgendoli al punto da non far loro accorgersi nemmeno di stare seguendo quelle che, di fatto, erano vere e proprie lezioni sulla deontologia e sui segreti del mestiere. In un mondo del lavoro sempre più smaterializzato, daranno l’opportunità ai nostri giovani di cimentarsi in un mestiere all’apparenza facile ma nel quale la capacità di analisi e di sintesi rivestono un’importanza fondamentale». Potersi confrontare con i protagonisti delle vicende locali può aiutare i ragazzi a reinserirsi. «Riteniamo prioritario investire sulla cultura, sulla lettura, sulla scrittura — prosegue Scaffidi —, elementi che possono rappresentare potentissimi strumenti di contrasto e di emancipazione da contesti sociali difficili. Avvicinare i protagonisti delle notizie, porre loro domande, realizzare materiale audiovisivo, presuppone l’osservanza di basilari regole sociali, che riflettono il lavoro di reinserimento sociale che, a monte, viene effettuato dagli educatori all’interno delle Comunità che ospitano gli aspiranti reporter». Il giornale, seppur appena nato, ha già un buon riscontro. «In programma c’è di allargare il progetto — spiegano dalla cooperativa In Cammino — e far collaborare all’interno della redazione anche i nostri minori con i disabilità psichica».