Caltagirone: ultimati i lavori nelle vie Cavallitti e Pisciaro
- di Redazione Il Solidale
- 24 ago 2015
- CRONACA
Caltagirone. Due interventi di sicuro impatto, ormai conclusi, sono prossimi a tradursi in altrettanti momenti attraverso cui la comunità calatina si riapproprierà di due spazi significativi del proprio centro storico.
E’ infatti prevista entro settembre la consegna ufficiale, da parte del Comune di Caltagirone, che ha promosso le opere in questione, alla città e al quartiere Maria Santissima del Ponte in particolare, di lavori avviati nei primi mesi del 2012 con somme attinte all’esterno (i finanziamenti del “Pisu” Caltagirone). I lavori si sarebbero dovuti concludere prima, ma il registrarsi di alcuni intoppi procedurali ha ritardato di tempi per la loro conclusione e successiva consegna, che adesso, però, sono arrivati.
Si tratta degli interventi, per una somma complessiva di 1.490.000 euro, concretatisi nel recupero della via Cavallitti, l’area del centro storico in passato teatro di smottamenti e già oggetto di alcune opere di consolidamento e messa in sicurezza effettuate anche attraverso le demolizioni controllate di immobili pericolanti, resesi necessarie date le condizioni assai “difficili” dei luoghi. I lavori sono consistiti nel consolidamento del fronte franoso con paratie per una cinquantina di metri, nella realizzazione di un sistema di drenaggio per accogliere le acque sotterranee, nel rifacimento della gradinata e nella sua riqualificazione a piazza. Gli interventi in questione si rivelano utili per far meglio rivivere l’area e restituirla in condizioni di maggiore decoro ai residenti.
Prevista entro settembre la consegna alla città di altri locali e spazi frutto anch’essi di consistenti interventi di recupero e ristrutturazione. Si tratta di quelli (1.330.000 euro) che, nella vicina via Pisciaro, si sono concretati nella realizzazione di un centro polivalente per persone in difficoltà, destinato pure ad attività di laboratorio (ebanisteria, lavorazione pietre dure e preziose, artigianato ceramico) e altre iniziative anche con il coinvolgimento del volontariato. Rs