Catania: Convegno sulla "Educazione Civica"
- di Redazione Il Solidale
- 27 giu 2018
- CULTURA
CATANIA – Un’importante evento commemorativo è stato celebrato il 13 giugno scorso a Catania, nell’auditorium del Palazzo Ex ESA, sede degli Uffici della Presidenza Regionale, consistente in un convegno nel corso del quale sono stati celebrati i 60 anni di insegnamento di Educazione Civica nelle scuole italiane. Era infatti il 13 giugno del 1958 quando l’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e il Ministro dell’Istruzione Aldo Moro firmarono il Dpr n.585 in esecuzione del quale venne introdotto l’insegnamento dell’Educazione Civica nella scuola italiana come disciplina curriculare. Ora sono trascorsi 60 anni da quella data e l’UCIIM (Unione Cattolica degli Insegnanti Italiani), che si è sempre battuta per una completa educazione dello studente , ha voluto ricordare l’evento con l’organizzazione di un convegno pubblico realizzato appunto per ricordare quella data. All’importante convegno, a cui ha partecipato un pubblico molto numeroso costituito per la gran parte da insegnati e molti studenti, hanno aderito la sezione territoriale etnea dell’ANCRI (Associazione dei Cavalieri al Merito della Repubblica), presieduta dall’Uff. Francesco Frazzetta, dell’UCSI (Unione cattolica stampa italiana) etnea, presieduta dal preside Giuseppe Adernò, e del Coordinamento provinciale del C.C.R. (Consigli Comunali Ragazzi). Nel corso del convegno, patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti sono stati concessi ai giornalisti iscritti all’Ordine i crediti formativi al fine di accendere i riflettori sulla profonda crisi delle scuole paritarie.
L’incontro è stato introdotto e moderato dal prof. Giuseppe Adernò, presidente UCSI di Catania. Dopo il saluto della presidente dell’UNCIIM, prof. Maria Antonietta Baiamonte, sono intervenuti: la prof. Maria Teresa Moscato , docente di Pedagogia all’Università di Bologna, la quale ha illustrato il percorso storico delle diverse denominazioni dell’Educazione Civica nell’intreccio delle riforme della scuola e delle revisioni normative apportate dai vari Ministri che negli anni si sono succeduti. Inoltre è stata evidenziata una “paideia incompiuta” che presenta un disegno complessivo dell’educazione alla cittadinanza frammentato e diversificato nelle varie realtà scolastiche. Altri interventi sono stati realizzati da Suor Anna Monia Alfieri, rappresentante legale della Suore Marcelline di Milano, esperta in politiche scolastiche e accanita sostenitrice del “costo standard di sostenibilità”, che ha esaminato il tema della libertà di educazione nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione. Le esperienze e i vari modelli organizzativi scolastici dei Paesi europei e di quelli americani sono stati presentati da don Giuseppe Costa,giornalista, già Direttore della Libreria Editrice Vaticana, il quale ha rilevato l’importanza della partecipazione dei genitori nella scelta della scuola e nell’esercizio di una responsabile azione educativa. I vari interventi hanno contribuito all’interessante dibattito finale che ha riacceso i riflettori sulla scuola, importante polo formativo e centro propulsore di cultura e di civiltà a garanzia del progresso dell’intera società. Nel dibattito è intervenuto l’Uff. Francesco Frazzetta, presidente territoriale dell’Ancri il quale ha sostenuto che: “l’emergenza educativa che pervade l’intera società è resa ancora più evidente dagli atti vandalici che compromettono il decoro dei luoghi pubblici, gli episodi di bullismo e di violenza nelle piazze e nelle scuole, sollecitano un’azione educativa sistematica e ben coordinata con il curricolo formativo perché, nella gran parte dei casi, oggi l’Educazione Civica, o “Cittadinanza&Costituzione” come dir si voglia, è lasciata ad una gestione organizzativa trasversale ma facoltativa. Essa invece marita di essere recuperata totalmente come disciplina”. In sede di convegno e come conclusione dell’evento commemorativo celebrato a Catania è stata stilata una lettera, suggerita dalle molteplici istanze dei ragazzi presenti, destinata al Ministro dell’Istruzione affinchè si dia un più ampio e concreto spazio all’insegnamento dell’Educazione Civica.
Francesco Grassia