Il Viminale comunica che il costo giornaliero per immigrato scenderà da 29 a 15 euro e la misura comporterà risparmi superiori a 10 milioni di euro in un anno. "L'obiettivo finale resta la chiusura - conferma il ministro dell'Interno Matteo Salvini - ma stiamo dimostrando di aver imboccato la strada giusta. " Ma in realtà il ministro si assegna presunti meriti che non gli appartengono. Infatti la procedura di gara che porta al ridimensionamento del numero degli ospiti e alla revisione dei costi è stata avviata dal Ministero dell'interno sotto la gestione Minniti. E per la cronaca bisogna anche segnalare che per ridurre i costi è stata anche azzerata la compresenza degli operatori, in contraddizione con le previsioni di standard che lo stesso Ministero dell'Interno ha fissato con propri provvedimenti, riducendo al minimo i servizi agli ospiti e rendendo anche meno sicura la gestione della struttura. Ma ciò che più ci addolora è il fatto che per ragioni di propaganda si esalti il tema del ridimensionamento della struttura, senza pensare al futuro di centinaia di operatori che rischiano di perdere il loro posto di lavoro. Il ministro Salvini non può cancellare il merito di questa gente che ha servito il Paese durante l'emergenza immigrazione e dovrà farsi carico del destino di questi lavoratori e delle loro famiglie. Capiamo che ai fini elettorali è più redditizio soffiare sul fuoco della paura che pensare alla tutela di alcune centinaia di persone, peraltro abitanti del profondo sud, ma non si può fare propaganda sulla pelle della gente "in carne ed ossa"!

Redazione