Milo, “InnovareInRete”: presentato progetto Ue per la “Cooperativa di Comunità”

  • di Redazione Il Solidale
  • 13 set 2018
  • CRONACA

Milo, “InnovareInRete”: presentato progetto Ue per la “Cooperativa di Comunità”

S’intitola “InnovareInRete” è promosso da Banca Etica e scade il 31 ottobre. Si tratta di un programma che, riunendo finanziamenti comunitari e consulenza specifica, promuove lo sviluppo socio-economico dei territori. “Per Milo – ha spiegato il sindaco Alfio Cosentino – la cui economia, generata dalla viticultura è da poco approdata a un turismo di qualità che ruota intorno al mondo del vino e include ospitalità, ristorazione e servizi, si ipotizza una “ Cooperativa di Comunità ”, un modello di cooperazione già sperimentato in Trentino per progetti di impresa tagliati su misura di piccole realtà. E’ singolare – continua il sindaco – la partecipazione che negli ultimi mesi si è registrata da parte della cittadinanza per questo progetto: da un lato l’innovazione sociale, dall’altro la tutela dell’ambiente e la consapevolezza da parte dei cittadini, della propria capacità imprenditoriale da esprimere in ciò che amano di più: la loro terra, le vigne, l’Etna e la bellezza del paesaggio che attira un certo turismo di nicchia”.

Quella dei “big data”, ossia delle numerose informazioni che forniscono i satelliti come Sentinel, in orbita da alcuni anni, è stata illustrata dall’Agronomo Luca Toninato, esperto in trasferimento tecnologico in viticoltura: “Siamo in piena digital revolution – spiega – anche nei vigneti. Dove le informazioni di satelliti come Sentinel, che ogni cinque giorni forniscono dati gratis, possono essere rielaborate da appositi algoritmi per creare modelli predittivi su maturazione dell’uva, andamento vendemmiale e malattie. I satelliti forniscono indici vegetazionali che possono generare ulteriori sviluppi e applicazioni”. Quanto alla formula associativa con cui avviare il progetto, Steno Fontanari (esperto in tecnologie applicate all’agricoltura) chiarisce che “non esistono modelli precostituiti, ma ogni modello di business e sviluppo sociale deve essere adattato alla comunità e prima ancora occorre conoscere le istanze della stessa comunità. In questo caso quella di Milo che, a partire dalla viticoltura, genera tutta una serie di attività collaterali per le quali il modello di sviluppo (come la cooperativa di comunità) deve sfruttare la tecnologia e le piattaforme digitali per condividere informazioni e servizi ai cittadini/soci”.

Redazione