Arrivederci Papa Francesco: non ti dimenticheremo il giorno dopo!
- di Redazione Il Solidale
- 18 set 2018
La visita del Papa ha scaldato i nostri cuori, questa volta anche perchè lo abbiamo avvertito molto vicino al nostro territorio e di sicuro lo abbiamo percepito molto attento alle sorti della nostra terra di Sicilia.
Il giorno dopo serve l'esempio: non quello di alcuni giovani di Piazza Armerina che quasi contemporaneamente alla visita del Papa hanno malmenato a sangue un giovane immigrato!
Le parole e i sentimenti che il Pontefice ci ha trasmesso non possono essere cancellati, dalla ragione e dall'anima, altrimenti la nostra fede rischia di essere solo apparenza se non addirittura semplice esibizionismo. Di certo è difficile e non c'è nessuno che può attribuirsi delle patenti di coerenza rispetto agli altri, ma ce la metteremo tutta per essere all'altezza del compito che Papa Francesco ci ha assegnato come cittadini. Seguiremo il "populismo dell'ascolto", provando a sentire i bisogni dei cittadini, non per gridare odio ma solo per cercare soluzioni costruttive. Lavoreremo per non lasciare mai soli gli anziani, pensando alle loro "case d'amore", continueremo a dare rifugio agli ultimi del mondo, sosterremo la battaglia di chi è alla ricerca di un lavoro dignitoso. Abbiamo bisogno si sposare le parole di evangelizzazione di Papa Francesco, aggrappandoci alla Chiesa non come a una semplice ONLUS, affinchè tanti problemi - a cominciare dal rischio che circa 300 lavoratori del CARA di Mineo perdano un posto di lavoro - si possano risolvere. E come diceva proprio Don Pino Puglisi, "se ciascuno fa qualcosa" di sicuro la società in cui viviamo potrà migliorare la propria sorte.
Paolo Ragusa, Presidente Centro Studi C.E.S.T.A.