Bando "Brains to South", Cervelli in fuga verso Sud

  • di Redazione Il Solidale
  • 26 set 2018
  • CRONACA

Bando "Brains to South", Cervelli in fuga verso Sud

Partendo da queste esperienze, la Fondazione CON IL SUD ha deciso di promuovere la quinta edizione del Bando sul capitale umano ad alta qualificazione Brains to South, rivolto a ricercatori stranieri o italiani, che svolgono la propria attività da almeno 3 anni all’estero o nel Centro – Nord., per sostenere progetti di ricerca applicata selezionando quelli con maggiore potenziale innovativo e trasferimento tecnologico. La Fondazione mette a disposizione complessivamente 4 milioni di euro di risorse private (massimo 400 mila euro per progetto, con una durata compresa tra i 24 e i 36 mesi). 

In 10 anni, dal 2001 al 2011 circa 700 mila laureati hanno lasciato l’Italia e, nello stesso periodo, oltre 170 mila laureati si sono trasferiti dal Sud al Nord Italia, con un trend crescente: dal 10,7% del 2001 si è passati al 25% del 2011[1]. Una delle principali criticità per il Sud, però, non è solo o tanto la “fuga dei cervelli”, ma il saldo negativo tra chi va e chi viene, ovvero la poca attrattività dei nostri territori per ricercatori provenienti da altri paesi.

Il Bando è pubblicato al seguente link e scade il 28 novembre. Le proposte dovranno essere presentate online direttamente dal ricercatore, che assumerà il ruolo di “principal investigator” e avrà l’opportunità di condurre un progetto di ricerca sotto la propria responsabilità, senza il controllo di un supervisore. Il candidato deve indicare anche uno o più enti disposti a ospitarlo (“host institution”) in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna o Sicilia.

Oltre ai costi del ricercatore, il contributo della Fondazione coprirà anche quelli legati alla sua proposta di ricerca (come ad esempio, la strumentazione necessaria, le risorse umane di supporto, i materiali di consumo, etc.). L’ente ospitante, inoltre, godrà dell’opportunità di potenziare e migliorare la qualità della ricerca interna, grazie alle nuove competenze provenienti dalle diverse zone del mondo e all’inserimento in un contesto di relazioni scientifiche e tecnologiche internazionali tra enti di ricerca.

Bando e documentazione

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