APPELLO ISTITUZIONALE PER IL LAVORO E LO SVILUPPO NELLE TERRE DEL CARA DI MINEO
- di Redazione Il Solidale
- 3 ott 2018
- CRONACA
Un appello istituzionale per il lavoro e lo sviluppo nelle terre del “CARA di Mineo”.
Nel 2011 il governo decise di insediare nel territorio del comune di Mineo, il più grande centro d’accoglienza d’ Europa destinato ai richiedenti asilo, incurante dell’allora protesta dei sindaci e di una larga fascia della popolazione locale. Oggi, a distanza di circa 7 anni, lo stesso governo, con le scelte compiute con la nuova gara d’appalto – in un clima generale di assoluta ostilità all’accoglienza – sta decretando la morte di un intero territorio.
Con il nuovo capitolato d’appalto si risparmia solo sulla voce del personale, ridotto da 302 a circa 80 unità, decidendo in maniera scellerata di rinunciare alla compresenza degli operatori in turno e azzerando tutti i servizi di integrazione sociale.
Oggi, non conoscendo ancora quale impatto avrà la nuova gestione sulla convivenza degli ospiti nel centro, dato che agli stessi non saranno più garantiti i servizi ai quali fino ad oggi sono stati abituati, il nostro territorio rischia gravi problemi di ordine pubblico e sicurezza, ma di sicuro, a causa dei pesanti licenziamenti in corso, l’economia del Calatino Sud – Simeto sarà fortemente impoverita.
Allora, invitando i sindaci e i parlamentari nazionali eletti in questo territorio ad essere i primi rappresentanti delle nostre proposte, noi chiediamo al governo nazionale:
- Il ripristino dei servizi essenziali utili alla integrazione dei migranti nel territorio (assistenza all’infanzia, il “punto mamma” per le famiglie, il potenziamento dell’insegnamento della lingua, la frequenza nella scuola pubblica, ….) attraverso l’approvazione di un progetto dedicato al CARA di Mineo, da finanziare con i fondi FAMI già nella disponibilità del Ministero dell’Interno, garantendo così continuità occupazionale a tanti operatori che oggi stanno subendo il licenziamento;
- La istituzione di una “zona franca speciale” compensativa dello stato di depressione economica che oggi la scelta del governo sta determinando nel territorio dei 15 comuni del comprensorio del Calatino Sud – Simeto;
- Ammortizzatori straordinari in deroga a beneficio dei lavoratori licenziati che vanno accompaganti nella ricerca di un nuovo posto di lavoro, anche incentivando eventuali iniziative di auto imprenditorialità.
Laddove il governo nazionale non dovesse intervenire chiediamo ai Sindaci del comprensorio del Calatino Sud – Simeto di promuovere una causa civile, portando in tribunale il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Interno, per chiedere ed ottenere un risarcimento economico a beneficio delle comunità locali e delle loro popolazioni.
I Consiglieri comunali promotori
F.to Marco Failla – Consigliere del Comune di Caltagirone
F.to Giusy Infantino – Consigliere del Comune di Mineo
F.to Mariella Simili – Consigliere del Comune di Mineo
F.to Carmela Pagana – Consigliere del Comune di Raddusa
F.to Simone Amato – Consigliere del Comune di Caltagirone
F.to Vincenzo Di Stefano – Consigliere del Comune di Caltagirone
F.to Francesco Polizzi – Consigliere del Comune di Caltagirone
F.to Roberto Gravina - Consigliere del Comune di Caltagirone
F.to Fabio Cusumano - Consigliere del Comune di Ramacca
F.to Giuseppe Lanzafame – Presidente del Consiglio del Comune di Ramacca
F.to Maria Rosaria Arena - Consigliere del Comune di Ramacca
F.to Ilaria Bruno - Consigliere del Comune di Castel di Iudica
F.to Giovanni Tamburello - Consigliere del Comune di Mineo
F.to Elisa Privitera - Consigliere del Comune di Caltagirone
F.to Domenico Ribelle - Consigliere del Comune di San Michele di Ganzaria
F.to Pietro Sottostanti – Consigliere del Comune di Ramacca
F.to Maria Luisa Di Dio – Consigliere del Comune di Ramacca
F.to Pino Solennità - Consigliere del Comune di Ramacca
F.to Salvatore Brangiforte – Presidente del Consiglio del Comune di Mirabella Imbaccari
F.to Paolo Diomante – Consigliere del Comune di Mirabella Imbaccari
F.to Maria Tiziana Ingrassano – Consigliere del Comune di Mirabella Imbaccari
F.to Angelica Di Stefano - Consigliere del Comune di Mirabella Imbaccari
F.to Daniela Di Dio – Consigliere del Comune di Mirabella Imbaccari
F.to Francesca Crocillà – Consigliere del Comune di Mirabella Imbaccari
F.to Salvatore Verde - Consigliere del Comune di Mirabella Imbaccari
Si è svolta stamattina nella sala “Silvio Milazzo” del Palazzo di città del Comune di Caltagirone la conferenza stampa indetta da alcuni Consiglieri comunali dei Comuni del Calatino, nel corso della quale è stato presentato l’appello istituzionale per il lavoro e lo sviluppo nelle terre del CARA di Mineo e le proposte che si intendono presentare al Governo centrale, utili a salvaguardare i lavoratori che hanno subito il licenziamento al CARA di Mineo e avviare una rivendicazione a favore del futuro delle comunità locali del Calatino.
“Nel 2011 il Governo decise di insediare nel territorio del Comune di Mineo, il più grande centro d’accoglienza d’Europa destinato ai richiedenti asilo, incurante dell’allora protesta dei Sindaci e di una larga fascia della popolazione locale. Oggi, a distanza di circa 7 anni, lo stesso Governo, con le scelte compiute con la nuova gara d’appalto, in un clima generale di assoluta ostilità all’accoglienza, sta decretando la morte di un intero territorio. – come riporta l’appello istituzionale firmato dai Consiglieri comunali -.Con il nuovo capitolato d’appalto si risparmia solo sulla voce del personale, ridotto da 302 a circa 80 unità, decidendo in maniera scellerata di rinunciare alla compresenza degli operatori in turno e azzerando tutti i servizi di integrazione sociale. – Che continua - Oggi, non conoscendo ancora quale impatto avrà la nuova gestione sulla convivenza degli ospiti nel Centro, dato che agli stessi non saranno più garantiti i servizi ai quali fino ad oggi sono stati abituati, il nostro territorio rischia gravi problemi di ordine pubblico e sicurezza, ma di sicuro, a causa dei pesanti licenziamenti in corso, l’economia del Calatino Sud – Simeto sarà fortemente impoverita”.
Allora, i Consiglieri firmatari dell’appello istituzionale, hanno invitato i Sindaci e i Parlamentari nazionali e regionali eletti in questo territorio, a essere rappresentanti delle proposte rivolte al Governo nazionale.
Diverse le proposte tra le quali, il ripristino dei servizi essenziali utili alla integrazione dei migranti nel territorio (assistenza all’infanzia, il “punto mamma” per le famiglie, il potenziamento dell’insegnamento della lingua, la frequenza nella scuola pubblica, etc…) attraverso l’approvazione di un progetto dedicato al CARA di Mineo, da finanziare con i fondi FAMI già nella disponibilità del Ministero dell’Interno, garantendo così continuità occupazionale a tanti operatori che oggi stanno subendo il licenziamento; l’istituzione di una “zona franca speciale” compensativa dello stato di depressione economica che oggi la scelta del Governo sta determinando nel territorio dei 15 Comuni del comprensorio del Calatino Sud – Simeto; e la creazione di ammortizzatori straordinari in deroga a beneficio dei lavoratori licenziati che vanno accompagnati nella ricerca di un nuovo posto di lavoro, anche incentivando eventuali iniziative di auto imprenditorialità.
Laddove il Governo nazionale non dovesse intervenire, i Consiglieri che hanno sottoscritto l’appello istituzionale, invitano i Sindaci del comprensorio del Calatino Sud – Simeto a promuovere una causa civile, portando in Tribunale il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Interno, per chiedere ed ottenere un risarcimento economico a beneficio delle comunità locali e delle loro popolazioni.
Presenti alla conferenza stampa: i Consiglieri del Comune di Caltagirone Marco Failla ed Elisa Privitera; i Consiglieri del Comune di Mineo Giusy Infantino e Mariella Simili; il Presidente del Consiglio comunale di Ramacca Giuseppe Lanzafame, e il consigliere, Fabio Cusumano; i Consiglieri del Comune di Mirabella Imbaccari Tiziana Ingrassano, Salvatore Verde, e Paolo Diomante; Danilo Parasole, Consigliere del Comune di San Michele e Rappresentante UIL; l’Assessore del Comune di Ramacca, Salvatore Paglia; Giovanna Grassia, Assessore del Comune di Militello in Val di Catania; Giuseppe Siciliano, Assessore del Comune di Mirabella Imbaccari; Gianluca Petta, Sindaco Comune di San Michele di Ganzaria; Nuccio Barbera, Sindaco del Comune di San Cono; e Antonio Santonocito, Segretario Regionale SNALV- Confsal.
Ai primi Consiglieri che ieri avevano già dato la propria adesione se ne sono aggiunti altri nel corso della mattinata. La bozza dell’appello istituzionale verrà proposto sotto forma di mozione da inserire all’ordine del giorno in un Consiglio straordinario richiesto ad hoc, in tutti i Consigli comunali dei 15 Comuni del Calatino.
Redazione