Sicilia, Le figure professionali più richieste
- di Redazione Il Solidale
- 4 ott 2018
- CRONACA
E' pur vero che alla Sicilia serve un efficiente sistema dei servizi per l’impiego, capace di fare incontrare la domanda e l’offerta di lavoro e di accompagnare i giovani in un percorso di formazione davvero qualificante verso un'azienda che prepari e formi il tirocinante o futuro lavoratore. Purtroppo sappiamo che la burocrazia pubblica negli ultimi 30 anni non si è riformata, ma ha portato addosso il fardello della stabilizzazione dei precari creati dalla politica. Dai dati dell’Osservatorio dei consulenti del lavoro emerge che le figure professionali più richieste nell'isola sono nei settori del commercio, della ristorazione e in generale dei servizi. Su tutti camerieri, baristi e collaboratori di cucina. «Il 40% dei rapporti di lavoro riguarda commessi di vendita al pubblico; il 20-25% operatori amministrativo-segretariali – rivela Silvestri – che in media percepiscono uno stipendio di 1.000-1.100 euro al mese. Si tratta di profili professionali di basso livello: ciò testimonia quanto poco le aziende siciliane abbiano investito in innovazione». Leonardo Giacalone, presidente della Consulta regionale dei consulenti del lavoro spiega che - oltre a Garanzia Giovani, un ragazzo siciliano che oggi vuole entrare nel mondo del lavoro può scegliere sostanzialmente quattro percorsi agevolativi finanziati dalla Regione: il tirocinio extracurriculare presso le imprese, con un budget di 25 milioni di euro; i tirocini presso gli ordini professionali (15 milioni); il bonus occupazionale per l’inserimento in azienda (stanziati 15 milioni di euro); e i voucher per l’apprendistato formativo di primo e terzo livello (11 milioni). A questi percorsi si affiancano quelli validi per tutti i disoccupati, cioè il contratto di ricollocazione, che conta su 15 milioni di euro, e l’assegno nazionale di ricollocazione». In tutto 81 milioni a disposizione.
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