Dati statistici: I richiedenti asilo: Italia terza nell’Ue
- di Redazione Il Solidale
- 27 ott 2018
- CRONACA
Sono 354mila inoltre, secondo l'Unhcr, i richiedenti asilo (compresi quelli ancora privi di titolo formale o la cui domanda è sotto esame) e titolari di protezione internazionale o umanitaria attualmente presenti in Italia: lo 0,6% dell'intera popolazione del Paese. L'Italia è al terzo posto nell'Ue, dopo la Germania (1,4 milioni di richiedenti e titolari di protezione) e la Francia (400 mila), l'incidenza sulla totalità degli abitanti è perfettamente in linea con la media comunitaria, al pari di quella della Francia e dei Paesi Bassi, ed è preceduta da vari Paesi, come la Svezia (2,9%), l’Austria e Malta (1,9%), la Germania e Cipro (1,7%), la Grecia (0,8%). Dei 239 mila titolari di un permesso inerente alla richiesta di asilo o alla protezione internazionale o umanitaria, alla fine del 2017 erano circa 187 mila quelli inseriti nel sistema nazionale di accoglienza, in stragrande maggioranza (81%) nei Centri straordinari (Cas), "nonostante le molteplici criticità - segnalano gli autori del rapporto - che ne segnano spesso il funzionamento e i diversi casi di inadeguatezza (e, a volte, di malaffare) emersi nel corso degli anni”. Il 13,2% è la quota di richiedenti e titolari di protezione ospitata nei centri Sprar, che sono spesso indicati come buona prassi nazionale (e che tuttavia l'attuale esecutivo ha manifestato l'intenzione di ridurre), mentre gli altri migranti si trovano nei Centri di prima accoglienza (5,7%) o negli hotspot (0,2%).
L’Italia non è il Paese con il numero più alto di migranti né quello che ospita più rifugiati e richiedenti asilo. Lo dimostra, numeri alla mano, il dossier statistico immigrazione 2018realizzato dal centro studi e ricerche Idos in partenariato con il centro studi Confronti e con la collaborazione dell’Unar. “Con circa 5 milioni di residenti stranieri (5.144.000 a fine 2017, secondo l’Istat) - si legge nel rapporto - viene dopo la Germania, che ne conta 9,2 milioni, e il Regno Unito, con 6,1 milioni, mentre supera di poco la Francia (4,6 milioni) (MIGRANTI, GLI SCONTRI FRA ITALIA E FRANCIA). Dopo il Paese transalpino, c'è la Spagna (4,4)”. Anche l’incidenza sulla popolazione complessiva, pari all’8,5% (dato Istat), risulta più bassa di quella di Germania (11,2%), Regno Unito (9,2%) e diversi altri Paesi più piccoli dell’Unione europea, dove i valori superano anche in maniera consistente il 10% (Cipro 16,4%, Austria 15,2%, Belgio 11,9% e Irlanda 11,8%). L’incidenza più alta si registra nel Lussemburgo, dove gli stranieri sono quasi la metà di tutti i residenti (47,6%).
Redazione