Cervelli in fuga, il boom dalla Sicilia
- di Redazione Il Solidale
- 26 nov 2018
- CRONACA
Nel 2005 sono state cancellate dalle anagrafi siciliane per altri territori quasi 32.500 persone, nel 2010, in piena crisi, le cancellazioni si sono ridotte a poco meno di 28mila, per risalire a oltre 36mila nel 2016.
A lasciare la Sicilia sarebbero prevalentemente i giovani tra i 25 e i 35 anni.Sarebbero migliaia, i giovanissimi «ancora in età scolare» che lasciano l’Isola al seguito delle loro famiglie, costrette ad emigrare a causa della mancanza di lavoro. Il pesante calo degli studenti nella scuola e nelle università siciliane è un dato allarmante, che deve interrogare gli addetti ai lavori ma soprattutto la politica. La Sicilia, infatti, ogni anno si impoverisce delle sue forze migliori, del proprio futuro. A lanciare l'allarme è Graziamaria Pistorino, segretaria generale della Flc Cgil Sicilia. «Negli ultimi 15 anni - denuncia ancora Pistorino - il numero degli iscritti alla scuola pubblica di ogni ordine e grado è passato da 769.111 a 642.486. Una caduta che trova spiegazione nella flessione della natalità e nel fenomeno dell’emigrazione interna ed esterna. Dal 2002 ad oggi la Sicilia ha perso oltre 140 mila residenti attraverso trasferimenti netti verso altri territori nazionali, mentre i siciliani che hanno trasferito la residenza all’estero negli ultimi quattro anni, dal 2013 al 2016, sono stati quasi 38 mila.
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