Azienda Gsk, per l'inclusione

  • di Redazione Il Solidale
  • 11 nov 2018
  • CRONACA

Azienda Gsk, per l'inclusione

Gsk aderisce a Valore D, la prima associazione di grandi imprese per sostenere la diversità, l'equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese. "Nell'ambito delle disabilità e del collocamento mirato, inoltre, siamo chiamati a una accurata progettazione organizzativa che tocca mansioni, ambienti, strumenti di lavoro e non da ultimo le relazioni. Per essere sempre più un'azienda moderna in cui lavorare, ci stiamo impegnando su molti fronti, che partono appunto dall'inclusione e dalla valorizzazione delle diversità, ma guardano anche allo sviluppo delle persone, a pratiche life-friendly e alla salute e benessere dei dipendenti".

Che siano promossi dalle università o da partner privati, i career day sono un'opportunità d'incontro che permette alle aziende di raccontarsi, raccordarsi con il mondo della formazione e illustrare i profili ricercati. Sono una quarantina gli appuntamenti di orientamento a cui Gsk ha partecipato in tutta Italia dall’inizio dell’anno ma la farmaceutica ha deciso di non mancare a un’iniziativa - è il caso di dire - 'diversa': due giorni, il 7 novembre a Verona e il 21 a Roma, dedicati all’inserimento lavorativo delle persone appartenenti a categorie protette.

Sono il 44% le persone disabili o con limitazioni funzionali anche lievi, invalidità permanenti o una malattia cronica grave che lavorano - sottolinea l'istat. I dati ufficiali sull'inclusione lavorativa delle persone con disabilità, recenti ma relativi al 2015, raccontano di uno scenario in miglioramento, con ancora significativi gap da colmare. Gsk è una realtà articolata in Italia, con 5 sedi che si occupano di settori diversi della salute (farmaci, vaccini, farmaci da banco e prodotti di largo consumo); sedi che sono entrate a far parte del gruppo in tempi diversi, portando ciascuna eredità importanti. Quest'impronta si riflette in un ambiente di lavoro ricco di stimoli che provengono proprio dalle differenze.

Le donne rappresentano il 49% della popolazione aziendale, l'età media dei dipendenti è 42 anni con una forbice generazionale che unisce tre generazioni, spaziando dai 21 del più giovane ai 69 del collega più maturo. Anche le mansioni sono differenziate in Italia: su 10 collaboratori, 5 lavorano in produzione, 3 nell'area commerciale e amministrativa, 2 in ricerca e sviluppo.

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