Un' app contro la solitudine

  • di Redazione Il Solidale
  • 23 nov 2018
  • SOCIALE

Un' app contro la solitudine

Un sondaggio svolto tra i membri italiani di Nextdoor rivela che il 60% si è sentito solo almeno una volta e che il 42% si sente meno sociale, talvolta persino triste, durante l’inverno. Al 57% dei membri piacerebbe trascorrere più tempo con i propri vicini durante l’inverno e il 73% vorrebbe aiutare, o già lo sta facendo, i vicini che si sentono soli. Il 62% dedicherebbe loro almeno 1 ora alla settimana e un membro su due sarebbe felice di invitare a casa propria per pranzo o cena un vicino che è solo a Natale. Ma se i ritmi della vita moderna non facilitano le chiacchiere da pianerottolo, ad aiutarci c'è la tecnologia.

Nextdoor, lancia un' app “La mia porta è aperta” con cui invita gli utenti ad aprire le porte delle loro case. L’obiettivo è di coinvolgere i vicini di casa nell’offrire supporto a chi soffre di solitudine nel quartiere con azioni semplici e utili durante il periodo invernale.

“Il numero di risposte positive che abbiamo ricevuto dai membri italiani che hanno accolto l’iniziativa di aprire la propria porta ad altri vicini è impressionante - spiega Amedeo Galano, Head of Community di Nextdoor per l’Italia - Già dalle prime settimane dal lancio di Nextdoor, vicini di casa hanno cominciato a usare l’app quotidianamente per dare consigli e chiedere raccomandazioni. Siamo felici di vedere questo grande livello di partecipazione. Mi impressionano l’impegno e la dedizione nel partecipare a iniziative concrete per rendere la comunità locale un posto migliore in cui vivere”.

Come partecipare? Chi vuole tendere una mano ai propri vicini, può iscriversi a Nextdoor ed esprimere il desiderio di aiutarli condividendo il post dell’iniziativa su Nextdoor, in modo da spargere la voce; scaricare, stampare e appendere i poster dell’iniziativa nel condominio, al bar o nei negozi di quartiere. Tute le informazioni si trovano sul blog di Nextdoor “La mia porta è aperta”. Ma è bene ricordare che a volte basta davvero poco, iniziando dai piccoli gesti come salutare e scambiare qualche parola con i vicini o condividere il cibo (che probabilmente da soli non finiremmo).

Redazione