IO APRO! L’IMMIGRAZIONE TRA SICUREZZA E SVILUPPO

  • di Redazione Il Solidale
  • 7 dic 2018
  • CRONACA

IO APRO! L’IMMIGRAZIONE TRA SICUREZZA E SVILUPPO

Ieri l’incontro nella Sala Milazzo del Palazzo di città di Caltagirone

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Si è svolto ieri pomeriggio Sala Milazzo del Palazzo di città di Caltagirone l’incontro dal titolo “Io apro! L’immigrazione tra sicurezza e sviluppo”, nel corso del quale è stato trattato il tema dell’impatto del decreto sicurezza sulla vita delle nostre città.

Dopo i saluti del Presidente del Circolo MCL “Don Luigi Sturzo” di Caltagirone, Filippo Pozzo, e di Aldo Piazza, Presidente della Cooperativa San Francesco; Nunzia Malizia, Educatore responsabile, ha parlato de “Il fenomeno migratorio oggi: tra racconti e percorsi innovativi da intraprendere” specificando che «il decreto sicurezza ha avuto degli effetti devastanti non solo per i migranti che vengono buttati fuori dai centri di accoglienza ma anche per tutti i lavoratori che in questi anni hanno investito in formazione e hanno lavorato nel campo dell’immigrazione».

È stato Daniele Rinaldi, Presidente ALS MCL Calatino a presentare lo sportello di informazione e orientamento legale «alla luce del Decreto sicurezza ci ritroviamo sul territorio tanti migranti che sono disorientati in quanto non hanno più un’assistenza legale, sanitaria e scolastica. Lo sportello sarà un servizio a 360° gradi in cui esperti volontari dell’ALS – MCL Calatino, saranno in grado di sostenere gli immigrati fornendo tutte le informazioni necessarie».

A seguire Maria Giovanna Bertolami, Operatore legale, ha affrontato il tema “Migranti: sono un pericolo o sono in pericolo?” «i migranti in questo periodo storico e culturale sicuramente sono in pericolo però davanti alla negazione di un loro diritto c’è anche la negazione di una garanzia nostra, sono contenta che si inizino a creare dei tavoli di riflessione dove ognuno di noi è chiamato a rispondere con la propria coscienza».

“Tutelare le competenze acquisite nella dimensione d’aiuto ai migranti” è stato il tema affrontato da Marzia Venezia, Psicologo-psicoterapeuta, che ha offerto un quadro delle modalità in cui si è operato negli anni nell’ambito dell’accoglienza, sottolineandone le competenze messe in campo e l’importanza del lavoro di rete.

Andrea Grasso, Ufficio supporto e monitoraggio tutori volontari per UNICEF – territorio di competenza CT, SR, RG, ha presentato la Piattaforma “U-Report on the Move” «la piattaforma è stata pensata dall’Unicef da diverso tempo ed è già stata sperimentata in tanti paesi; in Sicilia è stata avviata nel 2017-2018 e ad oggi conta 1.100 iscritti. Essa prevede una iscrizione tramite Facebook e rappresenta uno strumento messo a disposizione dei Minori Stranieri Non Accompagnati utile a capire quali sono le loro esigenze, conoscenze e non conoscenze, ma anche uno spazio in cui essi possono trovare tutte le informazioni che servono loro, e dare un contributo rispetto a quella che è l’idea dell’accoglienza e dei diritti che loro sentono propri». Lo stesso ha premiato i migranti e i ragazzi che hanno vinto il concorso “Il mondo che vogliamo” promosso da U-report On the Move, con lo spot dal titolo “Un mondo senza etichetta”, realizzato dai migranti ospiti dei CPA FAMI 1094 “I colori del mondo”, FAMI 1630 “Synstema”, FAMI 1634 “Tharib Sicilia”, con la partecipazione di un ospite della Cooperativa Sociale Namastè.

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Ragusa, Coordinatore del Progetto FAMI 1094 e Presidente Regionale ALS-MCL Sicilia che ha sottolineato «Il Decreto sicurezza, ormai legge dello Stato, sta mettendo i migranti sulle strade e sotto i ponti delle nostre città. Siamo di fronte a una nuova emergenza sociale che rende i nostri territori più insicuri. Gli italiani perdono i posti di lavoro. Non è possibile che il Paese sia passato da un eccesso all'altro: prima accoglienza per tutti e ora tutto chiuso, anche il nostro cuore!».

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