Raddusa, disagio sulla sp 35 A per Enna
- di Redazione Il Solidale
- 30 gen 2019
- CRONACA
La situazione delle strade provinciali che collegano Raddusa con gli altri centri, già fortemente danneggiate dall’alluvione del mese di ottobre dello scorso anno, è divenuta ora oltremodo precaria e per questo i cittadini raddusani sono molto arrabbiati con le istituzioni competenti che fanno orecchio da mercante e continuano a non rispondere alle loro legittime richieste tese a sollecitare la più elementare e naturale manutenzione. Con un comunicato stampa, supportato da alcune immagini fotografiche, il rappresentante di un gruppo di agrumicoltori di Raddusa ci fa notare la pericolosità della strada provinciale n. 35A per Enna che, attraversa la vasta zona agrumicola a sud del paese, presso la quale opera la gran parte degli agrumicoltori raddusani. Essi, giornalmente, sono costretti a percorrere tale importante arteria stradale per raggiungere le loro aziende e, date le condizioni della strada, rischiano davvero la loro incolumità.
“L’alluvione del mese di ottobre scorso – dice il comunicato - ha danneggiato gravemente la gran parte della strada provinciale n. 35A che attraversando la vasta zona agrumicola a sud di Raddusa giunge fino alla città di Enna sul cui territorio incide l’intero corso della strada. Su di essa, nella parte che attraversa la contrada San Leonardo, si è aperta una voragine, profonda più di un metro e lunga una decina di metri, che, con le piogge invernali ha dato origine ad un vero e proprio torrente che, soprattutto col buio della sera, crea pericoli per l’incolumità degli automobilisti. La situazione in cui versa strada e la sua pericolosità è stata ripetutamente segnalata al Pronto Intervento della Provincia di Enna il quale, anziché apportare la normalissima manutenzione, ha provveduto ad installare un semplicissimo cartello indicante “strada chiusa al transito”, ignorando l’assoluta necessità di quei lavoratori che giornalmente sono costretti a percorrerla per raggiungere le proprie aziende. Tra essi ce ne sono alcuni che, avendo scelto di fissare la propria dimora nella stessa azienda, devono percorrere obbligatoriamente e giornalmente la strada in argomento (chiusa al transito) per accompagnare i figli a scuola e poi per andare a riprenderli. La maggior parte degli imprenditori agrumicoli sospetta che la mancata manutenzione della strada da parte della Provincia titolare, derivi più da miserevoli valutazioni politiche anzichè da reali difficoltà economiche, in quanto detta strada viene prevalentemente utilizzata da operatori economici del comune di Raddusa che appartiene alla provincia di Catania”. Ora gli agrumicoltori di Raddusa sperano in un pronto intervento dell’Onorevole Presidente della Regione al quale hanno fatto pervenire la stessa segnalazione inviata al Pronto Intervento della Provincia di Enna.
Francesco Grassia