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Una class action dopo l'annuncio del Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, della chiusura del Cara di Mineo a partire dal prossimo 7 febbraio. La propone il gruppo consiliare "Mineo nel cuore", che evidenzia il disagio sociale ed occupazionale del territorio calatino

La chiusura del CARA di Mineo - come si legge nella nota di "mineo nel cuore" - comporterà il licenziamento di circa 400 dipendenti della struttura – in aggiunta ai circa 150 già licenziati -, la chiusura di alcuni alberghi, il ridimensionamento della scuola pubblica a Mineo che ha accolto i giovani allievi extracomunitari, la chiusura di alcuni reparti dell'ospedale "Gravina" di Caltagirone. L'iniziativa chiama alla mobilitazione i Consiglieri comunali e tutti gli Amministratori pubblici del comprensorio calatino, i rappresentanti delle forze sociali, gli attuali e gli ex lavoratori del CARA e tutti i cittadini residenti nel Calatino Sud-Simeto.

“Aumenterà la povertà e l’insicurezza affermano i consiglieri comunali di Mineo Giusy Infantino e Mariella Simili - a totale discapito di tutti i cittadini! Non accettiamo che il Calatino sia pensato dal Governo come un territorio “usa e getta”! Portiamo Salvini e Conte in Tribunale per chiedere loro un risarcimento del danno che oggi stanno provocando – senza nessuna misura compensativa – alla Città di Mineo e all’intero Calatino Sud-Simeto".

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Redazione