"Amerai il prossimo tuo come te stesso"
- di Redazione Il Solidale
- 4 set 2015
- OPINIONI
In questi giorni non posso fare a meno di ascoltare i fatti di cronaca nera. Ogni giorno, rincasando mi piacerebbe ascoltare qualcosa di diverso, ecco: qualche buona novella che allieta il cuore e faccia riecheggiare in noi il senso profondo della gioia, della vera felicità, della concretezza di potere gioire di eventi lieti che la vita ci vuole dare. Invece non è cosi! Eppure, la cronaca nera è sempre li, presente e spietata. Cerco delle spiegazioni in merito al male presente nel mondo. Eppure, attrae, fa notizia! Ognuno di noi diventa un giudice pronto e spietato a cercare il colpevole. Allora non posso fare a meno di condividere le parole di Sua Ecc. Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, che nel giorno dei funerali dei coniugi Solano afferma: “Il male e il bene non hanno colore”. Ci troviamo di fronte a una terribile ed enigmatica difficoltà: Il problema del male. E’ una concreta esperienza che si manifesta sotto varie forme, specialmente quella della sofferenza, fisica, morale e della morte, causate da forze della natura o dalla cattiveria umana. Il dolore e la sofferenza non si possono comprendere, non si possono ammettere né giustificare. Il male e la sofferenza non trovano alcuna giustificazione e sono illogici. Non si trova in essi alcuna finalità e alcuna funzione. Sono inspiegabili. Perché tante sofferenze? Perché la gente continua a morire nel Canale di Sicilia? Perché la morte atroce dei coniugi Solano? Perché tale cattiveria? Perché quelli che devono pagare il prezzo alto della vita, sono coloro che vivono il dramma delle traversate? Perché questa terra di Sicilia sta diventando un immenso cimitero in terra e in mare? Perché qualcuno deve rimanere impunito continuando a decidere sulla vita e la morte delle persone, mentre c’è chi si arricchisce su lacrime e tragedie? Di fronte a tutto ciò, la negazione di un Bene Supremo che è Dio, deduce l’esistenza del male. Questo accade perché l’uomo si sostituisce a Dio teso a progredire nei confronti della natura, tanto difficilmente ha sopportato i limiti impostigli dalla natura stessa. Da ciò un movimento di rivolta sempre più grande contro Dio. Tale movimento di contestazione si fonda su una idea: “Se Dio esistesse realmente, e fosse, come affermano i credenti, buono e onnipotente, come permetterebbe il male e la sofferenza? Spiego meglio: Dio è onnipotente, Dio è assolutamente Buono, tuttavia il male esiste. Dunque, ancora una volta il male si pone di fronte a noi come un negativo da combattere senza posa, cercando anche di penetrare sempre più nel suo mistero, tale limite, possa essere assunto nell’orizzonte della dignità dell’uomo. Tale progresso deve spingere ogni uomo ad assumersi le proprie responsabilità: dai politici che governano da Roma a Bruxelles come se riproponessero l’asse Roma - Berlino di un passato ormai remoto, ma tanto attuale dove a fare le spese ancora una volta è il genere umano, non importa che sia bianco o di colore o di quale nazione appartenga o di quale cultura religiosa esso sia. L’importante che si continui a litigare sorvolando il vero dramma dell’umanità. Occorre, pertanto, ritornare al Vero ed Unico Bene Supremo per poter avere la capacità di guardare non hai nostri vili interessi ma imparando a guardare al Bene di tutta la collettività per evitare inimicizie, discordie, contese, gelosie e rivalità. Sono tutte cose che vengono dal di dentro e non costruiscono certamente il progresso umano e civile, ma generano odio sopra odio, tutte queste cose non aiutano affatto il progresso dell’umanità né a risolvere i problemi, ma li complicano. E’ nostro dovere ritornare alle radici della fede ricevuta per dono nel giorno del nostro battesimo, per potere dire che siamo creature di Dio create per il Bene, tese alla piena realizzazione della legge di Dio, impressa nei nostri cuori che è quella: “ Amerai il prossimo Tuo come Te stesso.” e allora, potremmo dire che l’Amore al Prossimo non conosce colore. Luca Risuscitazione