BANDO ISMEA 2019, PRIMO INSEDIAMENTO IN AGRICOLTURA
- di Redazione Il Solidale
- 14 apr 2019
- LAVORO
Le domande di finanziamento potranno essere presentate sul portale dedicato dell’Ismea fino alle ore 12 del 27 maggio 2019.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’avviso di bando 2019 per il primo insediamento in agricoltura, lo strumento Ismea che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla terra da parte dei giovani che intendono diventare imprenditori agricoli. I giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, che si insediano in agricoltura per la prima volta, potranno beneficiare di mutui a tasso agevolato per acquistare un’azienda agricola. Il bando Ismea 2019 ha una dotazione finanziaria di 70 milioni di euro suddivisi in 2 lotti: 35 milioni di euro per le iniziative localizzate nelle regioni del Centro-Nord e 35 milioni di euro per le iniziative nel Sud e nelle Isole.
Le operazioni fondiarie previste dal bando Ismea si realizzano attraverso l’acquisto a cancello aperto (con esclusione quindi delle scorte vive e morte) della struttura fondiaria agricola e la sua successiva vendita, con patto di riservato dominio. L’importo richiesto per l’operazione deve essere compreso tra 250mila euro (soglia minima) e 2 milioni di euro (soglia massima).
Possono essere richieste le stesse agevolazioni per operazioni fondiarie il cui importo richiesto è compreso tra 100mila euro e 250mila euro, ma in questo caso devono inserirsi in un contesto di arrotondamento fondiario. In tali casi l’operazione è realizzata attraverso la concessione di un mutuo ipotecario.
Il bando è riservato ai giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda e che, al momento di presentazione della domanda, siano cittadini di uno degli Stati membri dell’Unione Europea e siano residenti in Italia. Inoltre devono possedere adeguate conoscenze e competenze professionali attestate da un titolo di studio di livello universitario di indirizzo agrario o di scuola media superiore in campo agrario o da esperienza lavorativa, dopo aver assolto l’obbligo scolastico, di almeno due anni in qualità di coadiuvante familiare ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale. In alternativa è ammesso l’accesso ai giovani con un attestato di frequenza con profitto ad idonei corsi di formazione professionale. E, ancora, se neanche di questo dispone il giovane che intende insediarsi, basterà l’impegno ad acquisire tali capacità e competenze professionali entro 36 mesi dalla data di adozione della determinazione di ammissione alle agevolazioni.
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