La nota di Daniela Di Capua, Direttrice del Servizio Centrale:"un lasso di tempo intenso, a fronte del quale la mia vita richiede oggi una pausa.
- di Redazione Il Solidale
- 14 mag 2019
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La nota di Daniela Di Capua, Direttrice del Servizio Centrale
"Lo scorso aprile ho compiuto 11 anni di direzione del Servizio centrale, un lasso di tempo lungo e intenso nel corso del quale centinaia di nuovi progetti, nuovi comuni e nuove associazioni, nuove operatrici e nuovi operatori, sono entrati a fare parte della rete SPRAR, ampliando e diffondendo quel nucleo originale che lo aveva caratterizzato fin dal 2001. Sono stati anni importanti, anni di emergenze e di evoluzioni, che ci hanno resi orgogliosi di aver saputo contribuire alla diffusione di pensieri e azioni finalizzati a una più concreta e capillare cultura dell’accoglienza. Per ciò che mi riguarda, sento vivissimo il privilegio di averne fatto parte e di aver potuto quotidianamente attingere alla ricchezza di esperienze, di professionalità e di umanità derivanti da ciascuna di voi e dalle vostre realtà locali.
Come dicevo, un lasso di tempo lungo e intenso, a fronte del quale la mia vita richiede oggi una pausa. Ed è pertanto questa mia richiesta interiore e del tutto personale che mi porta oggi a informarvi che ho rassegnato alla direzione di Cittalia e ad Anci le mie dimissioni, con decorrenza 19 agosto 2019. Al di là della sorpresa che questa decisione possa suscitare sul momento in molti di voi, desidero rassicurarvi ampiamente sul prosieguo delle attività e dell’impegno del Servizio centrale, che non subirà modifiche e che sarà garantito da tutte le colleghe e i colleghi a voi noti, nonché tramite il pieno appoggio e coinvolgimento della Direzione di Cittalia e dei vertici di Anci.
Lo Sprar/Siproimi si avvia verso una nuova importante fase di cambiamento e allo stesso tempo di consolidamento, nella quale ognuno di voi sarà indispensabile e prezioso e su cui sono certa che il sistema nel suo complesso potrà ampiamente contare. Vi ringrazio dal profondo del cuore per la straordinaria bellezza dell’esperienza condivisa, che farà parte di me sempre, nel lavoro come nella vita. Un caro saluto, un forte abbraccio a ciascuna e ciascuno, arrivederci".
Redazione