Sprar di Raddusa, numerose attività nel 2019, ecco le prospettive
- di Redazione Il Solidale
- 13 giu 2019
- Migrantes 2.0
Lo Sprar di Raddusa (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo Rifugiati), va diventando, giorno dopo giorno, un centro multietnico e multifunzionale dove non si fa soltanto accoglienza e integrazione ma si fa anche didattica e, soprattutto, cultura grazie alla moltiplicazione di corsi e laboratori che, curati dagli esperti, coinvolgono i giovani migranti ospiti della struttura raddusana gestita dal Consorzio Sol Calatino in collaborazione con la Cooperativa Sociale San Francesco di Caltagirone. Nei suoi vari anni di attività lo Sprar di Raddusa, grazie all’impegno profuso sia dai responsabili che dagli operatori, ha svolto una svariata serie di attività culturali, didattiche e sociali che hanno permesso ai giovani ospiti di integrarsi perfettamente nel tessuto sociale del paese.
Quasi tutti hanno studiato ed appreso le prime cognizioni della lingua italiana e di quella inglese ed hanno imparato a parlare bene il dialetto della città del grano condividendo con i cittadini il tempo libero della loro intensa giornata fatta di studio e di altre attività integrative. Tra le attività portate a compimento in questi ultimi tempi ricordiamo: il “Corso di Alfabetizzazione Informatica” che ha consentito di acquisire le competenze di base per l’utilizzo del Pc, della rete Internet e del sistema Windovs.
Il corso, il cui tutor è stato Samuel Artino, ha avuto la durata di 90 ore ed alle fine i ragazzi hanno ottenuto il relativo certificato di partecipazione; il “Laboratorio pre-professionalizzante di Panificatore”, attualmente in avanzata fase di attuazione, il cui obiettivo è quello di fare acquisire ai ragazzi un nuovo mestiere per dare loro una maggiore possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Lo stage di tale corso è in svolgimento presso il locale panificio “Scalisi”. Inoltre alcuni ragazzi delle due sezioni dello Sprar, guidati dalle responsabili Gaetana pagana e Nunziella Lingenti, hanno frequentato la CPIA di Catania (sede di Ramacca) per il rilascio della Licenza Media ed alla conclusione dell’anno scolastico hanno partecipato al Musical “I Promessi Sposi”, che si è svolto presso la Villa Bellini di Catania, e del quale sono stati protagonisti tre giovani migranti ospitati a Raddusa: Abdoul e Jude, che hanno interpretato la parte dei Bravi, e Mamadi, che ha interpretato “Frà Cristoforo”. E il 12 giugno scorso tutti i ragazzi dello Sprar che hanno frequentato la CPIA di Catania si sono recati, accompagnati dai loro insegnanti, a Siracusa dove, presso il Teatro Greco, hanno assistito alla tragedia greca dal titolo “Elena”. “Si tratta – hanno detto in coro le due responsabili Gaetana Pagana e Nunziella Lingenti – di iniziative molto importanti che rientrano nell’ampio progetto di integrazione sociale e di alternanza tra la scuola e il lavoro”.
Nella foto del gruppo vediamo i ragazzi di Raddusa insieme agli insegnati della CPIA di Catania.
Francesco Grassia