Caltagirone: revisione del fabbisogno del personale comunale

  • di Redazione Il Solidale
  • 10 set 2015
  • CRONACA

Caltagirone: revisione del fabbisogno del personale comunale

Caltagirone. La proposta di delibera commissariale per la revisione straordinaria del fabbisogno del personale è stata illustrata ieri ai sindacati, nel corso di un incontro al municipio, dal commissario straordinario del Comune, Mario La Rocca, e dal dirigente dell’Area 6, Renzo Giarmanà. Quest’ultimo ha esposto i contenuti del provvedimento, chiarendo le motivazioni funzionali delle quantificazioni contemplate per ciascuna categoria di dipendenti. Il nuovo fabbisogno, “che riduce la spesa del personale e, pertanto, contribuisce al raggiungimento dell’equilibrio finanziario dell’ente”, prevede, infatti, 287 unità (il numero massimo consentito in base al decreto ministeriale sui Comuni in dissesto), così suddivise: 80 di categoria A, 65 di B, 8 di B3, 89 di C, 23 di categoria D, 17 di D3 e 5 dirigenti. Le novità riguardano principalmente la categoria A, nella quale ai 18 lavoratori in servizio, se ne aggiungono 62, da utilizzare svolgendo all’interno della “macchina” municipale servizi – quale quello di pulizia dei locali comunali - sinora affidati a ditte esterne.
Sulla proposta di delibera Cgil, Cisl e la maggioranza dei componenti delle rappresentanze sindacali unitarie, in relazione all’ipotesi che essa schiuderebbe la strada a una serie di prepensionamenti, hanno espresso “perplessità sulla sussistenza dei requisiti per l’accesso al prepensionamento da parte dei dipendenti comunali”, non ritenendo che il Comune presenti “situazioni di esubero o di eccedenza, né gli elementi economici e funzionali necessari” e opponendosi pertanto “all’ipotesi di prepensionamento così come prospettata dall’Amministrazione”. I suddetti sindacati hanno altresì chiesto preliminarmente “di poter prendere visione del contenuto delle note dirigenziali citate nella delibera”.
Di diverso avviso, e quindi pronto a valutare positivamente il percorso intrapreso dall’Amministrazione, si è detto il Csa, che ha chiesto “notizie sul contenuto di alcune note trasmesse dal Comune al ministero dell’Interno” e “una rivisitazione degli atti per accertare se sussistono i presupposti giuridici affinché venga applicato l’articolo 2, comma 11 lettera a) del Dl 95/2012 per il personale eventualmente in eccedenza per quanto previsto dalla circolare n. 4 del Dfp 28/04/2014”.
“Con questo provvedimento – ha affermato l’ingegnere La Rocca – intendiamo rimodulare le esigenze funzionali dell’ente gestendo col nostro personale alcuni servizi sinora affidati all’esterno. Ciò comporterà un notevole risparmio per il Comune pur nella salvaguardia dei servizi e, nel contempo, consentirà di tutelare i precari, che potranno avere concrete possibilità di essere stabilizzati appena la normativa nazionale e le condizioni economiche dell’ente lo renderanno possibile. Dopo l’approvazione di questa delibera – ha aggiunto il commissario – sarà valutata la sussistenza di eventuali eccedenze per i prepensionamenti secondo quanto previsto dalle legge pre – Fornero”. Rs