LA FORMAZIONE INCONTRA L’IMPRESA: IN AUTUNNO I NUOVI BANDI
- di Redazione Il Solidale
- 5 lug 2019
- LAVORO
PALERMO - La Formazione entra in impresa e introduce importanti novità a sostegno del lavoro, della competitività e dello sviluppo del sistema produttivo siciliano. Impresa didattica, formazione per la creazione di nuova occupazione, formazione continua per sostenere il passaggio delle imprese alla quarta rivoluzione industriale e poi apprendistato di I e di III livello: sono questi gli interventi promossi dall’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale e presentati giovedì mattina a Palazzo Reale, in Sala Mattarella. Dopo il successo dello scorso anno, con oltre 400 contratti siglati, è già stata pubblicata la nuova edizione del bando per l’Apprendistato di I livello che accompagna i ragazzi, tra i 15 e i 25 anni, al conseguimento di una qualifica o di un diploma professionale. Insieme a questo, sarà ulteriormente incentivato, rispetto allo scorso anno, l’Apprendistato di alta formazione e ricerca per sostenere l’innalzamento del livello delle competenze di giovani tra i 18 e i 29 anni. In questo caso il sistema duale permette ai giovani di compiere un’esperienza lavorativa, appunto in regime di apprendistato, e parallelamente seguire un percorso formativo finalizzato al conseguimento del diploma d’Istruzione Tecnica Superiore (ITS), della laurea triennale, magistrale o ciclo unico, del master di I e II livello (universitari e AFAM), del dottorato di ricerca, di contratti presso Enti di ricerca, di titoli di alta formazione artistica, musicale e coreutica. Una prima sperimentazione per la Sicilia sarà, invece, l’Impresa didattica. L’intervento mette in relazione attori economici, istituzioni e giovani studenti per creare una realtà produttiva all’interno dell’istituzione formativa stessa, ed educare i giovani attraverso un’esperienza lavorativa a scuola. Oltre a diminuire la distanza tra scuola e mondo del lavoro, l’impresa didattica permette anche di raggiungere allievi in condizione di svantaggio sociale. Un altro intervento è invece rivolto a giovani o adulti disoccupati o inoccupati che si affacciano nel mercato del lavoro: si tratta della Formazione per la creazione di nuova occupazione. Il fine è di contribuire al rafforzamento concreto delle dinamiche occupazionali del territorio, puntando ad un matching positivo tra domanda e offerta di lavoro, attraverso percorsi formativi mirati all’acquisizione di competenze tecnico-specialistiche individuate in base al fabbisogno del tessuto imprenditoriale locale. La proposta potrà essere realizzata anche grazie all’intervento dell’azienda che, nell’ambito di un ATI o ATS insieme all’ente di formazione, comparteciperà alla proposta progettuale. Infine, un’altra novità per la Regione Siciliana, in ambito di formazione, è rappresentata dalla Formazione continua in impresa, finalizzata a sostenere il passaggio delle aziende dalla quarta rivoluzione industriale. Lavoratori e lavoratrici occupati potranno essere formati dall’impresa che avrà quindi l’opportunità di accrescere il capitale professionale delle risorse umane attraverso l’acquisizione di nuove competenze. Questo processo contribuirà a migliorare sia la qualità del lavoro che del processo produttivo, spingendo le imprese verso più elevati standard di innovatività, per potenziare la competitività soprattutto sui mercati esteri. Al dibattito, moderato dal giornalista Nino Amadore, tra gli altri sono intervenuti: Gaetano Armao (vice presidente della Regione Siciliana), Ludovico Albert (presidente "Compagnia di San Paolo"), Roberto Lagalla (assessore regionale Istruzione e Formazione professionale), Mimmo Turano (assessore regionale Attività produttive), Mons. Antonino Raspanti (vescovo di Acireale e vice presidente CEI), Gianni Bocchieri (dirigente generale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia), Vincenzo Costa (direttore Confcommercio Palermo), Giovanni Cantarella (BaxEnergy CEO – Free Mind Foundry – The Innovation Hub), Francesco Caizzone (general manager STMicroelectronics), Salvatore Taormina (direttore generale del Dipartimento Istruzione e Formazione professionale) e Roberto Lagalla (assessore regionale Istruzione e Formazione professionale) il quale ha dichiarato: “Cambia il paradigma della formazione professionale in Sicilia e si punta sui reali fabbisogni delle imprese. E questo è l’obiettivo che si è posto il governo Musumeci. La grave distorsione tra domanda e offerta di lavoro alimenta la disoccupazione, spinge la fuga di cervelli e blocca la crescita del comparto aziendale locale. E con questi interventi -ha spiegato Lagalla- puntiamo ad un’inversione di tendenza, attraverso un’innovazione di metodo che pone l’accento sulla formazione continua e sull’innalzamento generale delle competenze della popolazione. Puntare sulla qualità delle risorse umane significa innovare e soprattutto innalzare la resa dei processi produttivi per aprire nuove frontiere sui mercati internazionali. Rispetto a questo -ha concluso l'assessore Lagalla- ci aspettiamo un grande riscontro da parte delle imprese, anche perché nell’immediato futuro intendiamo avviare un dialogo produttivo che renda ancora più efficaci le azioni proposte, alcune delle quali già a bando all’inizio del prossimo autunno”.