Numerosi cittadini di San Michele di Ganzaria si sono rivolti all’autorità giudiziaria per contestare la condotta della Sie, rea di avere proceduto all’interruzione di un servizio di pubblica utilità. L'azione legale, secondo quanto riferitoci dagli stessi, si è resa necessaria per bloccare il taglio dell'erogazione idrica nelle abitazioni. Questa situazione, che certamente risente fortemente dei venti di crisi socio-economiche che soffiano sempre più forti in società, interessa quegli utenti che, a partire dal 2010, risultano indietro nel pagamento delle bollette. Il caso in questione, che ha gettato in uno stato di frustrazione diversi nuclei familiari, è stato posto sotto le luci dei riflettori dell’opinione pubblica dall’avvocato Sarino Pascolato, il quale, ormai da tempo, segue simili vicende. “Abbiamo registrato – ha evidenziato l’avv. Pascolato – una certa facilità con la quale la Sie procede al taglio delle prese. Questo comportamento drastico non appare corretto, quando gli utenti finali sono in una condizione reale di deficit informativo e di debolezza economica-giuridica”. “In questi anni – prosegue Pascolato – sono state diverse le sentenze del Tar del Lazio e le direttive della Presidenza del Consiglio che non mettono in discussione il diritto della società di recuperare i propri crediti, ma al contempo considerano la cessazione dell’erogazione idrica una soluzione estrema. In presenza di utenti a basso reddito va comunque garantita una fornitura minima, con la Sie che non ha mai informato gli utenti delle ragioni e dei tempi di un distacco”. Sulla vicenda abbiamo sentito l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Nativo:”L’amministrazione comunale si è attivata per mediare tra la Sie e i cittadini morosi  per evitare l’interruzione del servizio. Qualora però si fosse verificato, inviato i cittadini a recarsi presso gli uffici Sie del comune per trovare una soluzione al problema. Da parte nostra c’è la massima disponibilità verso gli utenti che versano in difficili condizioni economiche”. Rs