LA MOSTRA “ANTOLOGIA DI UNA LUMINARIA”, CHE RACCONTA I PASSAGGI PIÙ SIGNIFICATIVI DELLA STORIA DELL’ILLUMINAZIONE DELLA SCALA DI SANTA MARIA DEL MONTE, APERTA FINO AL 31 AGOSTO

  • di Redazione Il Solidale
  • 25 lug 2019
  • CULTURA

LA MOSTRA “ANTOLOGIA DI UNA LUMINARIA”, CHE RACCONTA I PASSAGGI PIÙ SIGNIFICATIVI DELLA STORIA DELL’ILLUMINAZIONE  DELLA SCALA DI SANTA MARIA DEL MONTE, APERTA FINO AL 31 AGOSTO

CALTAGIRONE - Nella sala “Milazzo”, a piano terra del palazzo municipale, la mostra “Antologia di una Luminaria” sarà visitabile fino al 31 agosto. La mostra, che fa parte del programma dell’”Estate a Caltagirone”, il cui allestimento è stato curato dagli architetti Luigi Belvedere e Luigi Falcone, racconta in poche, ma significative foto, tratte dall’archivio Alì, i passaggi più significativi della storia dell’illuminazione della Scala di Santa Maria del Monte. Come la prima rappresentazione di una figura umana, nella fattispecie San Giacomo, avvenuta il 1° agosto 1931 su disegno del maestro Andrea Parini, la visita del re Vittorio Emanuele III a Caltagirone e altri particolari momenti. Ma anche l’utilizzo della “macchinetta”, una struttura in legno che aggiungeva sino a 60 gradini alla Scala quasi in verticale, dando un particolare effetto prospettico al disegno, di cui sollevava la parte terminale. L’inizio della tradizione della “Luminaria” fu frutto di un’idea dell’architetto Natale Bonaiuto, che sin dal 1785, con le “piramidi luminaje” (particolari strutture in legno ricoperte da tela finissima decorata, in stile  barocco, che conteneva al suo interno una lanterna luminosa), illuminava le strade, le scale e le piazze di Caltagirone. Le lanterne vennero usate per un lungo periodo, tant’è che l’immagine simbolo della mostra è proprio una lanterna realizzata nel 1854 su disegno dell’ingegnere Salvatore Marino (il disegno originale è ospitato nella mostra). I primi disegni realizzati sulla Scala si devono a Padre Benedetto Papale che, nel 1860, diede il via a una tradizione che ancora oggi identifica Caltagirone nel mondo. L’esposizione è integrata dagli oggetti che servono a realizzare i disegni: coppi, lumiere, sabbia, ampolle per l’olio e altro ancora. Il legame con lo storico Senato civico è illustrato dalle foto di Andrea Annaloro, dai manichini con i costumi originali dei “paggi” e del capocaccia. La mostra è arricchita e completata da un video di circa 10 minuti che,  partendo dalla contemporaneità, fa un tuffo nel passato, raccontando in poche battute la storia della “Luminaria”, con citazioni  della storica famiglia Russo (che ha tramandato a lungo da padre in figlio questa gloriosa tradizione), per ritornare al presente con le immagini di Francesco Scelba che ci fanno vivere, emozionandoci, le fasi di montaggio e accensione  con gli “Angeli della Scala” guidati dal maestro Enzo Ripullo.                                                                                                                                                                                                                                      Salvo Cona