L’ALAN KURDI, LA NAVE DELLA ONG SEA EYE CON A BORDO 40 MIGRANTI SOCCORSI, BLOCCATA IN MARE PER IL DIVIETO FIRMATO DAI MINISTRI SALVINI, TONINELLI E TRENTA

  • di Redazione Il Solidale
  • 2 ago 2019
  • CRONACA

L’ALAN KURDI, LA NAVE DELLA ONG SEA EYE CON A BORDO 40 MIGRANTI SOCCORSI, BLOCCATA IN MARE PER IL DIVIETO FIRMATO DAI MINISTRI SALVINI, TONINELLI E TRENTA

Conclusa la questione della nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana, se ne è aperta un’altra che riguarda la ”Alan Kurdi”, la nave della ong tedesca Sea Eye, con a bordo 40 migranti soccorsi che ha navigato tutta la notte “per arrivare a Lampedusa -come spiegato dalla capo missione Barbara Held- nella speranza di trovare un porto sicuro che non è in Libia, perche i migranti soccorsi ci hanno detto che prima di tornare in Libia preferirebbero affogare in mare… Ma non lasceremo che ciò accada".  Sulla "Alan Kurdi" ci sono pure tre bambini, tra cui un piccolo di appena tre anni con una ferita di circa dieci centimetri sulla spalla, causata da un colpo d'arma da fuoco, così come ha fatto sapere la stessa Held la quale ha anche aggiunto che molti hanno raccontato di "terribili esperienze" passate in Libia. A bordo dell’Alan Kurdi -dove ci sono, oltre ai tre bambini, anche due donne, di cui una in stato di gravidanza- sono saliti i militari della Guardia di Finanza che hanno avuto il compito di consegnare al comandante della nave tedesca Sea Eye il decreto di divieto di ingresso nel mare nazionale, firmato dal Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e dai ministri Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. In attesa di una soluzione è probabile che vengano fatti sbarcare sia i bambini che la donna incinta. Per gli altri, c'è la solita attesa della lista dei Paesi europei disponibili a farsi carico ciascuno di una quota dei naufraghi. Intanto, la scorsa sera c'è stato un nuovo salvataggio di una ong: la nave di Proactiva Open Arms ha salvato 52 migranti, tra cui 16 donne e 2 bimbi, che sono stati trovati su un gommone che navigava alla deriva tra la Libia e Lampedusa. Anche loro hanno chiesto la necessità di approdare in un porto sicuro. Intanto, in Libia sono stati chiusi tre centri di detenzione per i migranti: Tajoura, colpito da un raid delle truppe di Khalifa Haftar che ha fatto 53 vittime, Misurata e al Kohms. Mentre accadeva tutto ciò, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, non ha risparmiato critiche alla Germania, uno dei Paesi che si erano fatti avanti per accogliere parte dei 115 migranti sbarcati ad Augusta, dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera. Questa alcune delle dichiarazioni rese dal Ministro Salvini, facendo riferimento proprio alla Germania: "Sto raccogliendo elementi e dimostreremo al mondo che non abbiamo lezioni da prendere: si comportano davvero in maniera meschina i perfettini che vorrebbero dare lezioni al mondo… Mi hanno girato una e-mail che arriva dalla Commissione europea in cui c'è un ricatto da parte del Governo tedesco che si era impegnato a prendere trenta immigrati della Gregoretti: dicono che li prendono se facciamo sbarcare i quaranta della Alan Kurdi... Governo tedesco avvisato mezzo salvato, ong avvisata mezza salvata: se entrano in acque italiane prenderemo possesso di quella imbarcazione… Nel Mediterraneo ci sono cinque navi ong in questo momento che vorrebbero entrare in Italia... Se entrano in acque territoriali italiane, le sequestriamo una per una. Vediamo chi si stanca prima. Non accettiamo ordini e invasioni… “.