RACCOGLIAMO SEMPRE PIU’ PLASTICA, MA IL CONSORZIO PER LA RACCOLTA E IL RICICLO DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA RENDE NOTO COSA POSSONO FARE I CITTADINI PER RECUPERARE CORRETTAMENTE LA PLASTICA.

  • di Redazione Il Solidale
  • 4 ago 2019
  • LAVORO

RACCOGLIAMO SEMPRE PIU’ PLASTICA, MA IL CONSORZIO PER LA RACCOLTA E IL RICICLO DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA RENDE NOTO COSA POSSONO FARE I CITTADINI PER RECUPERARE CORRETTAMENTE LA PLASTICA.

L’inquinamento da plastica è una delle sfide più importanti degli ultimi anni, ma nonostante tutti gli sforzi anche attraverso la differenziata, riciclare la plastica oggi è ancora complesso. Ne raccogliamo sempre di più grazie alla differenziata, ma una grossa  quantità di quella recuperata non riesce ad essere riciclata. Per il Consorzio nazionale per la raccolta, riciclo e recupero degli imballaggi in plastica (Corepla), nonostante aumenti l'impegno degli italiani nella differenziata, è ancora una percentuale ancora troppo bassa. La raccolta differenziata della plastica riguarda solo gli imballaggi: bottiglie, barattoli, flaconi, sacchetti, buste, pellicole trasparenti, piatti e bicchieri monouso o vaschette. Altri tipi di materiali polimerici una volta dismessi e diventati rifiuti vanno invece destinati al contenitore dell'indifferenziato: un esempio sono giocattoli di plastica, ciabatte come infradito, canotti, palloni, vecchi occhiali e biro, pennarelli o borracce. Corepla, il consorzio per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica, ricorda che anche il pallone che si buca, mentre si gioca al mare, non essendo un imballaggio, non può essere conferito nella raccolta differenziata, così come va fatto anche per braccioli, materassini, ciambelle da mare e palloncini in lattice. Anche i giocattoli in plastica (compresi i pennarelli) non sono differenziabili. E le coppette del gelato non occorre lavarle, ma basta solo ripulirle per bene. E poi c’è la grande questione della plastica monouso: la normativa vigente consente di conferire piatti e bicchieri nella raccolta della plastica. Questo non vale per le posate che sono da destinare all’indifferenziata. Si possono però avviare al riciclo della plastica: il tubetto vuoto della crema solare, il burrocacao esaurito, il blister dei medicinali e i flaconi di detergenti e detersivi. Il vecchio spazzolino, invece, non è considerato imballaggio e va gettato nell’indifferenziato. Infine un suggerimento: prima di smaltire imballaggi come le bottiglie Pet, schiacciarli prima di metterli nel bidone. Dal Pet ai vari polimeri recuperati attraverso un corretto riciclo oggi vengono realizzati diversi prodotti rimessi poi nel mercato grazie all'economia circolare: componenti per scooter, occhiali, lampade, cassette per ortaggi, panchine , vestiti, sedie, vasi, shopper e altro: con una ventina di bottiglie in Pet si può realizzare perfino il tessuto di una trapunta.