Prevenzione suicidi in carcere. Più sinergia fra Asp Catania e istituti penitenziari

  • di Redazione Il Solidale
  • 15 ago 2019
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Prevenzione suicidi in carcere. Più sinergia fra Asp Catania e istituti penitenziari

CATANIA – Siglati i protocolli d’intesa fra l’Azienda sanitaria catanese e le Case circondariali della provincia di Catania, finalizzati all’implementazione delle attività per la prevenzione del rischio suicidario nelle carceri. I protocolli, sottoscritti presso la Direzione generale dell’Asp di Catania,  si inseriscono nella cornice del Piano regionale per la prevenzione delle condotte suicidarie nel sistema penitenziario adulti e attuano le procedure necessarie per aggiornare i Piani locali di prevenzione del rischio suicidario, già vigenti, uniformandoli alle indicazioni dell’Assessorato regionale alla Salute, dettate con il decreto del 28 novembre 2018. Tutti gli interventi predisposti saranno coordinati dal Dipartimento di Salute mentale, di concerto, per quanto di competenza, con le Amministrazioni penitenziarie e con i servizi della sanità penitenziaria. In applicazione del Piano nazionale per la prevenzione delle condotte suicidarie nel sistema penitenziario per adulti, il Piano regionale intende perseguire l’obiettivo di prevenire le condotte suicidarie nell’ambito degli Istituti penitenziari della Regione Siciliana. Questa finalità impegna le amministrazioni coinvolte nella scelta di strategie operative per l’adozione di metodologie innovative improntate all’integrazione più efficace delle reciproche competenze. All’atto dell’ingresso dei detenuti in ciascun Istituto, anche provenienti da altre strutture penitenziarie, è prevista la valutazione del rischio suicidario e l’attivazione di una fase d’osservazione al fine di individuare potenziali fattori di rischio e di approfondire la conoscenza del detenuto stesso attuando un regolare follow up.I singoli protocolli, siglati questa mattina, sono stati redatti tenendo conto delle specificità di ciascun Istituto di pena, con particolare considerazione per gli aspetti etici e psicologici connessi.Sono stati aggiornati i Piani locali di prevenzione (PLP) di ciascuna Casa Circondariale, sono stati individuati precisi strumenti operativi e sono stati definiti, altrettanto precisi, protocolli operativi clinici, in conformità con le linee guida nazionali e regionali.In continuità con le attività già svolte, grande attenzione è rivolta alla formazione dei care givers della popolazione detenuta e del personale coinvolto nella gestione diretta dei detenuti, secondo modalità integrate concordate dalle Direzioni dei singoli Istituti penitenziari e dalla Direzione generale dell’Asp di Catania. Gli accordi sono stati firmati da: Maurizio Lanza (direttore generale dell’Azienda sanitaria catanese), Elisabetta Zito (direttrice della Casa circondariale di Piazza Lanza), Giuseppe Russo (direttore della Casa circondariale di Bicocca), da Giorgia Gruttadauria (direttrice della Casa circondariale di Caltagirone) e da Milena Mormina (direttrice della Casa circondariale di Giarre). Presenti per l’Asp di Catania: Carmelo Florio (in rappresentanza del direttore del Dipartimento di Salute mentale), Roberto Ortoleva (coordinatore staff del DSM), Franco Luca (direttore del Distretto sanitario di Catania) e Salvatrice Riillo (responsabile dell’UOS di Sanità penitenziaria).                                                                                                         Salvo Cona