Sviluppo sostenibile: per Enrico Giovannini, va collocato “in alto nell'agenda” dei governi
- di Redazione Il Solidale
- 25 ago 2019
- LAVORO
Per Enrico Giovannini, docente di Statistica economica all’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" e portavoce dell’Asvis, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, “qualunque governo” che dovrà essere chiamato a reggere le sorti dell’Italia, “ora o in futuro”, come prima cosa deve collocare “in alto nella propria agenda” l’importante tema dello sviluppo sostenibile, in tendenza con il programma dei lavori manifestato da Ursula von der Leyen che presiede la Commissione dell’Unione Europea e che “ha proposto un European Green Deal, un grande piano di investimenti verso la transizione energetica”, promettendo nel contempo “la creazione di un fondo per la ‘transizione giusta’ per decarbonizzare l’Europa, offrendo nuove opportunità occupazionali” ed immaginando “che il semestre europeo sia costruito intorno all’Agenda 2030, come suggerisco da almeno tre anni… E se l’Europa andasse davvero in questa direzione, per diventare il continente campione mondiale di economia circolare –ha dichiarato Giovannini nel corso di un’intervista resa al Sussidiario.net prima di partecipare a due appuntamenti al Meeting di Cl e riportata lo scorso 23 agosto da Askanews- non avrebbe senso che il nostro Paese si muovesse in direzione opposta… Il concetto dello sviluppo sostenibile si basa sul consentire alla generazione attuale di soddisfare i propri bisogni, senza pregiudicare il fatto che le generazioni future facciano altrettanto. E l’Italia, e non solo l’Italia, ha violato sistematicamente questo principio, scaricando sulle generazioni future un enorme debito pubblico, continuando a inquinare e a distruggere il capitale naturale, creando diseguaglianze sempre più profonde... Per cui bisogna invertire questo trend cambiando il modello di funzionamento delle nostre economie e delle nostre società. Per questo -ha detto il portavoce dell’Asvis, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e docente di Statistica economica all’università di Roma Tor Vergata- noi insistiamo nel voler introdurre nella Costituzione italiana il principio dello sviluppo sostenibile. Ma poi bisogna far sì che tutte le politiche siano orientate in questa direzione!”.