Avviato il progetto “Formare per Integrare”. Dura 18 mesi per circa 130 destinatari

  • di Redazione Il Solidale
  • 16 set 2019
  • LAVORO

Avviato il progetto “Formare per Integrare”. Dura 18 mesi per circa 130 destinatari

CALTAGIRONE - Avviato il progetto “Formare per Integrare”, che avrà la durata di 18 mesi e che intende coinvolgere circa 130 destinatari, promuovendo un modello di formazione partecipata capace di generare cambiamento culturale e professionale attraverso l’accrescimento delle competenze del personale scolastico (docenti, amministrativi e tecnici) e degli operatori pubblici degli enti operanti nel territorio del Calatino-Sud Simeto, in merito all’erogazione dei servizi in favore dei cittadini stranieri, in modo da creare forme di cooperazione e reti inter-istituzionali. Il piano di promozione del progetto è stato presentato, in concomitanza con l’avvio dell’attività di mappatura dei servizi territoriali, lo scorso venerdì 13 settembre, in occasione del “tavolo tecnico” del progetto all’interno del quale è stato approvato il Protocollo d’intesa tra i partner che, così facendo, hanno avviato il progetto FAMI 2733 “Formare per Integrare” finanziato in seno al Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020-Obiettivo Specifico 2. Integrazione/Migrazione legale – Obiettivo nazionale ON 3 – Capacity building – lett.j) Governance dei servizi – Capacity building 2018. I protagonisti di tale ambizioso progetto sono: l’Istituto comprensivo statale “Alessio Narbone” di Caltagirone, in partenariato con il Comune di Vizzini, la Cooperativa San Francesco s.c.s., il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, l’Unistudium Società Cooperativa, e il Consorzio Umana Solidarietà s.c.s. Il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo statale “Alessio Narbone” di Caltagirone, Francesco Pignataro, sostiene che «si tratta di un progetto importante per l’intero territorio, in quanto sarà utile per aggiornare le conoscenze e la qualificazione dei dipendenti degli enti coinvolti, allo scopo di innescare un processo permanente di scambio di buone prassi e di creazione di una rete di servizi che garantisca relazioni stabili tra gli stessi. Il coinvolgimento di tutti gli operatori dei servizi pubblici all’interno della rete inter-istituzionale –aggiunge e conclude Pignataro- sarà un’opportunità per far crescere il capitale sociale e culturale del territorio sviluppando azioni di governance multilivello».                                                                                                                                                                                                                          Salvo Cona