Grande successo di visitatori per la "Festa del Grano"

  • di Redazione Il Solidale
  • 15 set 2015

Grande successo di visitatori per la "Festa del Grano"

Raddusa. Tribune gremite in ogni ordine di posti e ressa grande nelle parterre attorno all’aia dove, per la ventunesima volta, è stato celebrato il tradizionale rito della “pisatura” del grano. La manifestazione clou della rinomata festa che ormai da ventuno anni i raddusani dedicano al prodotto principale della propria terra è stata seguita da una marea di gente accorsa da ogni dove per assistere alla manifestazione che, come di consueto, ha riesumato gli usi, i costumi, i colori, i sapori, la cultura, il folklore, la tradizione e la mitologia. Il taccuino dei visitatori ha registrato la presenza di circa ventimila persone venute da ogni parte d’Italia ed anche dall’estero con intere famiglie raddusane giunte con amici dalla Germania, dalla Francia, dall’Inghilterra, dal Belgio e dal Lussemburgo. In questa città, che nell’immaginario collettivo viene ricordata come una società agricola caratterizzata da un attaccamento sviscerato per la propria terra, vive una popolazione che è depositaria di una secolare saggezza che riaffiora in ogni occasione e, nell’occasione appunto della “Festa del Grano”, ed in modo particolare nella manifestazione dell’antica “pisatura” del grano, effettuata con i cavalli che, girando in senso orario ed antiorario, pestano i covoni per favorire la fuoruscita del chicco di grano dal suo guscio, la gente di Raddusa riesce, con i canti ed i balli tradizionali di un tempo, a ricreare quell’ambiente naturale ed a ricostruire quelle scene di vita agreste che, con i suoi gesti e con i suoi ritmi, ripropongono una ritualità antica che scandisce la fatica dell’uomo che i contadini, già protagonisti di pratiche ataviche, inscenano nel corso dell’ormai tradizionale rappresentazione.
Alla conclusione della “pisatura” e dopo la “cirnuta” del grano, che una volta pulito è stato portato nell’apposito magazzino, la popolazione tutta ha partecipato attivamente ai giochi nell’aia ballando e cantando le più antiche melodie siciliane intonate da una band locale di musica popolare ed ha assistito in diretta alla “mbastata do pani e della pasta” ad opera della massaie che fanno parte del locale Gruppo Folk “La Spiga”. Nella foto doppia di Santo Pellegrino due momenti della parte più tradizionale della festa: la “pisatura” e la “cirnuta” avvenute tra una numerosa presenza di persone sia in tribuna che attorno all’aia. Francesco Grassia