Progetto-sostegno a persone vulnerabili: CRI Catania e Città metropolitana Catania
- di Redazione Il Solidale
- 22 set 2019
- SOCIALE
CATANIA - Si chiama R.I.V.E.R. (Risposte per la Vulnerabiltà E il Rischio di marginalità sociale) - "Un'Oasi per tutti", il progetto della Croce rossa di Catania dedicato alle persone con difficoltà deambulatorie e a chi ha particolare sensibilità psicosociale e realizzato in collaborazione con la Città metropolitana di Catania, il cui scopo è quello di rendere accessibili anche ai non abili la fruizione del mare, dei territori naturalistici e dei sentieri fluviali. In questo caso è stata individuata l’Oasi del Simeto che, con le sue peculiarità paesaggistiche, la vegetazione, la fauna stanziale e migratoria, è in grado di regalare un’esperienza multisensoriale (visiva, tattile, olfattiva, uditiva) unica nel suo genere. Alla presentazione del progetto erano presenti Gaetano Torrisi, in qualità di direttore delle Riserve della città metropolitana di Catania, il quale ha chiarito le attività che si svolgono nell’area protetta, e Giuseppe Rannisi della Lipu Catania il quale ha ricordato le diverse iniziative della Lipu sulla tematica “Riserve accessibili a tutti". Per aderire al progetto R.I.V.E.R., che si svolge nell’ambito del progetto nazionale di Croce Rossa Italiana denominato “eSTATE Con CRI”, lo si può fare attraverso una richiesta da inoltrare alla Croce Rossa di Catania che lo ha presentato nella sala della Giunta di Palazzo Minoriti, in via Prefettura 14, alla presenza del sindaco metropolitano, Salvo Pogliese, e del presidente della Croce Rossa Catania, Stefano Principato. Nel dettaglio è stata illustrata l’esperienza dell’attività avviata presso la Masseria Torre Allegra, in prossimità della foce del Fiume Simeto, patrocinata dalla Città metropolitana di Catania, con l’impiego di personale esperto in salvataggio in acqua (OPSA), di operatori in emergenza (OPEM) e di volontari. Infatti, tale progetto coinvolge: il personale esperto in Salvataggio in acqua (OPSA), gli operatori in emergenza (OPEM), i volontari attivi nel sociale, gli operatori di sorveglianza delle Riserve della Città metropolitana di Catania, la Lipu. Il gruppo raggiungerà l’Oasi del fiume Simeto con mezzi CRI appositamente dedicati. Per accedere alla zona della foce e alla relativa spiaggia, il personale CRI utilizzerà apposite sedie che consentiranno la balneazione anche a coloro che vivono un’impossibilità oggettiva dettata da disabilità fisica. In merito a questa iniziativa sociale e “solidale” -alla quale ci si può iscrivere ed aderire fino al 30 settembre, attraverso una richiesta da inoltrare alla Croce Rossa Catania o tramite il sito internet catania@cri.it - il sindaco metropolitano, Salvo Pogliese, ha detto: “Contribuiamo a offrire un percorso di formazione idoneo a promuovere e a diffondere la cultura dell’inclusione delle persone con disabilità e con problemi sociali in generale. E noi siamo sensibili alla problematica e siamo anche a fianco delle famiglie: oltre a fornire la possibilità di apprendere dalla natura le meraviglie del Creato l’esperienza nell’Oasi del Simeto, grazie agli enti specializzati coinvolti e ai mezzi messi a disposizione sarà possibile anche migliorare la coordinazione, la forza, la resistenza e la velocità, imparando nel contempo a superare la fatica, che è uno dei primi ostacoli per la riabilitazione fisica e psichica. E sapiano bene che l’arricchimento pratico ed umano e la riabilitazione psicologica, sono elementi non trascurabili per le persone con deficit fisico o psichico, per gli anziani e per chi subisce marginalità socio-economiche”. nel corso del suo intervento, il presidente del Comitato CRI di Catania, Stefano Principato, si è soffermato sulle “situazioni di marginalità che sono declinate sotto differenti accezioni: esistono marginalità sociali, economiche, fisiche e psichiche e tutte necessitano di approcci differenti. E la Croce Rossa Catania, grazie al progetto River, cerca di abbattere tutte queste tipologie, offrendo un’esperienza multisensoriale, in un ambiente fluviale e in condizioni sicure, con personale altamente qualificato”. Salvo Cona