Catania, corso anticorruzione su Codice comportamento pubblici dipendenti

  • di Redazione Il Solidale
  • 22 set 2019
  • CRONACA

Catania, corso anticorruzione su Codice comportamento pubblici dipendenti

CATANIA - L’interesse pubblico è l’unico fine della Pubblica Amministrazione. Questo basilare principio è stato sottolineato più volte, alle Ciminiere, durante il corso di formazione su “Il codice di comportamento, il conflitto di interessi e i casi di incompatibilità” organizzato dalla Città metropolitana di Catania in coorganizzazione con il Comune di Giarre, a beneficio di oltre duecento funzionari di Enti locali. Il segretario generale della Città metropolitana di Catania, Ignazio Baglieri, dopo aver  portato i saluti del sindaco metropolitano Salvo Pogliese, ha  presentato il relatore Santo Fabiano ed ha spiegato la finalità del corso, che è inserito nell’ambito delle azioni per la prevenzione della corruzione. Presenti il sindaco di Giarre Angelo D’Anna e il segretario comunale Salvatore Marco Puglisi. Introducendo il tema dell’incontro formativo, Baglieri ne ha sottolineato i contorni sfuggenti e  delicati, per la difficoltà derivanti da un contesto normativo incerto e delimitato  al comportamento dei pubblici dipendenti. “Nell’incertezza di inquadrare il proprio operato in un contesto normativo sfumato, -ha detto-  il pubblico dipendente può strumentalizzare l’istituto per eludere responsabilità”. Santo Fabiano, formatore e esperto in amministrazione di Enti locali, ha relazionato con eccezionale chiarezza e passione, illustrando molti casi concreti di conflitti di interessi che hanno dato vita ad una giurisprudenza infinita. Ha affermato che l’attività amministrativa deve applicare la legge con i criteri di economicità (ma non nel senso di gretto risparmio), efficacia (tenendo anche conto delle aspettative individuali), imparzialità e trasparenza. Fabiano ha aggiunto, inoltre, che nel codice di comportamento del dipendente pubblico vanno incluse norme non scritte ma di buon senso, come l’astenersi dal frequentare persone o luoghi che possono minacciare e ledere l’interesse pubblico.                                                                                                                                                                                                                      Salvo Cona