Disagi e malumori dei raddusani per la mancata erogazione acqua potabile

  • di Redazione Il Solidale
  • 27 set 2019
  • CRONACA

Disagi e malumori dei raddusani per la mancata erogazione acqua potabile

RADDUSA – Crescono i disagi e aumentano i malumori dei cittadini raddusani per la mancata erogazione dell’acqua potabile in quasi tutte le zone della città. In alcune zone i rubinetti sono a secco da oltre una settimana e niente lascia prevedere che il problema venga risolto in tempi brevi. Erano anni che a Raddusa non mancava l’acqua potabile nelle case delle famiglie per così lungo tempo. Stavolta però si tratta di una crisi davvero molto prolungata che ha costretto la gran parte della popolazione della città del grano a ricorrere ai fornitori esterni che, nell’occasione, stanno realizzando affari economicamente molto remunerativi. Stando alle nostre informazioni la situazione dovrebbe ritornare stabile e presto la fornitura dell’acqua sarà ripristinata. “I tecnici -assicura il Comune di Raddusa con una nota pubblicata su Facebook- sono già al lavoro per risolvere il problema dell’erogazione nel più breve tempo possibile, e informa che l’improvvisa sospensione del servizio idrico è stato causato da un guasto agli impianti di adduzione non comunali. Si sta lavorando per riparare il danno all’impianto ed a rimetterlo in funzione prima possibile”. Presto il Consorzio fornitore tornerà ad erogare la quantità di acqua stabilita nell’accordo ma, nello stesso tempo, il Comune si sta dando da fare per impinguare la fornitura con l’acqua prelevata dai pozzi comunali delle contrade San Bartolo e Rossomanno. I cittadini di Raddusa, che hanno già raggiunto il limite massimo della sopportabilità, sperano che il problema venga risolto davvero presto e nel mentre ricordano che un tempo, ormai molto lontano, i rubinetti della città erano quasi sempre zampillanti di acqua potabile ma che ora sono desolatamente a secco. Nella foto un’autobotte privata impegnata a fornire acqua potabile.
                                                                               Francesco Grassia