A Mirabella Imbaccari, Fondazione di Comunità di Messina, Horcynus Orca e REVES in “Metamorfosi”
- di Redazione Il Solidale
- 2 ott 2019
- CULTURA
MIRABELLA IMBACCARI - Dal 25 settembre al 5 ottobre, tra Mirabella Imbaccari e Messina, le principali reti internazionali dell’economia sociale e della finanza etica incontrano i territori del bacino euro mediterraneo impegnati a sperimentare processi di trasformazione. La Fondazione di Comunità di Messina e la Fondazione Horcynus Orca, in collaborazione con REVES, la Rete Europea delle Città e delle Regioni per l’Economia Sociale, hanno organizzato in Sicilia, tra Mirabella Imbaccari e Messina, “Metamorfosi”, un progetto dell’Horcynus Lab Festival, declinazione internazionale della nuova architettura dell’Horcynus Festival. “Metamorfosi” rappresenta una importante occasione di incontro tra le principali reti mondiali dell’economia sociale e della finanza etica e i territori di eccellenza dei paesi sulle due sponde del Mediterraneo che già sperimentano uno sviluppo responsabile sul piano sociale, culturale e ambientale. L’Horcynus Festival accompagna e sostiene le visioni e le strategie della Fondazione di Comunità. Per questa ragione ha scelto di modificare la propria architettura ri-strutturandosi in tre articolazioni: l’Horcynus Lab Festival, l’Horcynus Social festival e l’Horcynus Educational festival. L’Horcynus Social Festival e l’Horcynus Educational Festival hanno il compito di massimizzare l’impatto sociale ed educativo delle ricerche e delle sperimentazioni culturali e socio-economico-ambientali. L’Horcynus Social Festival è finalizzato a diffondere le idee nuove e le pratiche di sviluppo umano attraverso produzioni culturali e cinematografiche originali, con particolare attenzione alle periferie più estreme. L’Horcynus Educational Festival, infine, opera in collaborazione con le principali agenzie educative e supporterà i processi di conoscenza e di condivisione dei giovani attorno agli snodi contemporanei più significativi e urgenti. E nel programma di “Metamorfosi”, tra le principali sezioni, l’Omaggio a Jens Nillson, con il seminario di studi dedicato al co-fondatore e primo presidente di REVES ed Europarlamentare, in programma a Mirabella Imbaccari, presso Palazzo Biscari; il workshop internazionale di Messina, che prende il titolo del Festival, “Metamorfosi”, finalizzato all’istituzione di Semer, la scuola euro-mediterranea di economia etica, di bellezza e di pace, quale strumento strategico a sostegno dello sviluppo umano di territori del bacino del Mediterraneo e della connessione tra essi; la sezione dedicata alla presentazione di prototipi e azioni di innovazione sociale, orientati a sperimentare processi di trasformazione nei territori. Non a caso, la ricerca parallela di produzioni culturali originali è giustificata dalla convinzione che le estetiche (arti visive e cinema) più di ogni altro sapere umano hanno la capacità di anticipare visioni, bisogni e desideri dei popoli. Per quanto riguarda il programma della giornata mirabellese che si svolgerà giovedì 3 ottobre 2019, a Palazzo Biscari, alle 10 sono previsti i saluti del sindaco Giuseppe Ferro e del vescovo Calogero Peri, seguiti alle 10.30 dalla illustrazione della Storia del Tombolo a Mirabella Imbaccari e alle 11 da una tavola rotonda; alle 18.30 ci sarà un Workshop sul Pizzo a tombolo: lavorazioni ed esperienze a confronto e alle 22 una visita al cantiere del “Parco dei Saperi e della Pace” con Maria Grazia De Francisci (dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “De Amicis” di Mirabella Imbaccari) e con Gaetano Giunta (segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina – Fondo di Mirabella Imbaccari) il quale spiega che "l’obiettivo è ribadire la necessità di costruire, a partire in questo caso dalla Sicilia e da Messina, cooperazioni strategiche per promuovere e condividere processi di trasformazione del pensiero e delle pratiche socio-economiche, dei sistemi di istruzione e conoscenza, dei modelli produttivi e di consumo, delle politiche energetiche, così come dei modelli di governance locale e globale che possano generare alternative al paradigma socio-economico dominante, basato su un approccio essenzialmente utilitaristico, causa di disarmonie e contraddizioni quali un aumento catastrofico della diseguaglianza, distruzione dilagante delle risorse naturali e socio-relazionali e uno sconvolgimento climatico epocale”. Salvo Cona