L'appello di Papa Francesco: "Con i migranti torni l'umanità, basta indifferenza"
- di Redazione Il Solidale
- 7 ott 2019
- CULTURA
ROMA - La «preoccupazione amorosa» verso i «meno privilegiati» è «richiesta» al popolo di Dio e non bisogna «escludere nessuno», «lasciare fuori nessuno»: è l’esortazione che Papa Francesco ha rivolto durante l’omelia per la "Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato", organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana. Papa Francesco ha sottolineato che «non si tratta solo di migranti... di forestieri, si tratta di tutti gli abitanti delle periferie esistenziali che, assieme ai migranti e ai rifugiati, sono vittime della cultura dello scarto... Il Signore ci chiede di mettere in pratica la carità nei loro confronti... Ci chiede di restaurare la loro umanità, assieme alla nostra, senza escludere nessuno, senza lasciare fuori nessuno". Il Pontefice poi invita tutti ad “avere un'attenzione particolare verso i forestieri, come pure per le vedove, gli orfani e tutti gli scartati dei nostri giorni... Nel libro dell’Esodo, il Signore ammonisce il popolo di non maltrattare in alcun modo le vedove e gli orfani, perchè Egli ascolta il loro grido. Lo stesso avvertimento viene ripreso due volte nel Deuteronomio, con l’aggiunta degli stranieri tra le categorie protette. E la ragione di tale monito è spiegata chiaramente nello stesso libro: il Dio di Israele è Colui 'che fa giustizia all’orfano e alla vedova, che ama lo straniero e gli dà pane e vestito... Dunque non possiamo rimanere insensibili, con il cuore anestetizzato, di fronte alla miseria di tanti innocenti... Non possiamo non piangere. Non possiamo non reagire... Amare il prossimo significa sentire compassione per la sofferenza dei fratelli e delle sorelle, avvicinarsi, toccare le loro piaghe, condividere le loro storie, per manifestare concretamente la tenerezza di Dio nei loro confronti. Significa farsi prossimi di tutti i viandanti malmenati e abbandonati sulle strade del mondo, per lenire le loro ferite e portarli al più vicino luogo di accoglienza, dove si possa provvedere ai loro bisogni... Quindi, basta indifferenza verso le vecchie e nuove povertà... Come cristiani -ha detto Papa Francesco- non possiamo essere indifferenti di fronte al dramma delle vecchie e nuove povertà, delle solitudini più buie, del disprezzo e della discriminazione di chi non appartiene al 'nostro' gruppo".