Colle Sant'Ippolito di Caltagirone: " E' uno dei siti preistorici più importanti della Sicilia"
- di Redazione Il Solidale
- 10 ott 2019
- CULTURA
CALTAGIRONE - I risultati delle ricognizioni archeologiche effettuate di recente al Colle Sant’Ippolito (il sito archeologico preistorico che si trova a circa 4 Km a nord–est dell’abitato di Caltagirone) in base alla convenzione fra la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania, l’Università etnea e il Comune caltagironese, ma anche le iniziative in programma per la sua valorizzazione, saranno al centro presentazione che si svolgerà a breve, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del Municipio calatino. Interverranno i rappresentanti dei tre enti. Già da qualche anno la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania, l’Università degli studi di Catania e il Comune di Caltagirone hanno stipulato una convenzione per un progetto volto alla conoscenza, tutela e valorizzazione del colle Sant’Ippolito. Si tratta di un’area molto importante a livello archeologico poiché Paolo Orsi, nel 1919, vi ritrovò tracce risalenti all’età Neolitica e, nel basso terrazzo del fianco nord-ovest del colle, i resti di un villaggio databile all’inizio dell’età del Bronzo. Nel 1928 lo studioso scrisse di aver rinvenuto, sulla cima del colle, tracce di un villaggio la cui vita sarebbe iniziata nella media età del Bronzo protraendosi sino all’arrivo dei Greci. Questi dati furono confermati e ampliati dalle ricerche di Domenico Amoroso nel 1990. Le prospezioni archeologiche, svolte nella seconda metà del mese di settembre, costituiscono la fase iniziale della ripresa delle ricerche in questo sito che, malgrado sia uno dei più importanti della preistoria dell'isola, non ha goduto finora della giusta attenzione da parte degli studiosi. L’obiettivo è il suo inserimento in un percorso di visita che possa comprendere anche la vicina necropoli della Montagna. Salvo Cona