Raddusa. In prossimità della Festa di San Giuseppe, Patrono della città di Raddusa, che sarà celebrata sabato 19 settembre prossimo, è stata inaugurata, e presentata per la prima volta al pubblico, una mostra di pittura di Angelo Mancuso, che, olio su tela, ha realizzato “Copie d’Autore” del Caravaggio e di Leonardo e alcune opere personali inedite. Fino a pochi giorni addietro, l’arte di Angelo Mancuso, nato e residente a Raddusa, era, quasi da tutti, sconosciuta perché lo stesso non dipinge per professione ma solo ed esclusivamente per vocazione. Oggi, con questa sua personale, si è presentato, per la prima volta, ai suoi amici e concittadini che lo hanno elogiato avendone apprezzato il valore delle opere. La pittura di Angelo Mancuso è di una linearità e di una semplicità essenziale e quindi, per sostenere le sue rappresentazioni, non occorrono citazioni dotte. Le sue opere hanno colori caldi e decisi ed esprimono una esuberante carica di vitalità. I quadri di Angelo Mancuso non vanno guardati solo con gli occhi ma anche il cuore per riuscire a capire meglio l’emozionalità che promana da essi. Sappiamo bene che il quadro di per se, come una qualsiasi altra opera d’arte, non finisce nel momento in cui l’artista ne completa la creazione ma rivive e si ricrea nell’intensità dell’emozione che riesce a suscitare nelle persone che lo guardano. La mostra è stata ospitata nei locali delle ex scuole Acli e, nel corso della settimana di apertura, è stata visitata, con ingresso gratuito, da un pubblico molto numeroso, e particolarmente interessato al tipo di pittura esposta, che, all’unanimità, ha elargito al pittore i più ampi riconoscimenti e i più sinceri apprezzamenti per quanto ha realizzato con il suo “pennello magico”. La mostra è stata visitata ed apprezzata anche dai ragazzi di colore ospiti dello Sprar di Raddusa che sono stati accompagnati dalla responsabile dott.ssa Gaetana Pagana la quale ha spiegato ai suoi giovani ospiti il valore e l’importanza di quel tipo di pittura. Nella foto di Angelo Iaci vediamo il pittore Angelo Mancuso con la propria consorte, sua preziosa collaboratrice, accanto ad alcune opere da poco tempo realizzate. Francesco Grassia