Indennizzare i pescatori nel periodo di fermo, se il regolamento europeo sulla pesca a strascico nel Canale di Sicilia non è modificabile!
- di Redazione Il Solidale
- 1 nov 2019
- CRONACA
PALERMO - “Se il regolamento europeo sulla pesca a strascico nel Canale di Sicilia non è modificabile, allora bisogna pensare ad un indennizzo da dare ai pescatori nel periodo di fermo”. Lo ha detto l’eurodeputata siciliana della Lega, Annalisa Tardino, in un incontro a Menfi tra la marineria locale e quella di Sciacca. Annalisa Tardino, così come l’intero suo gruppo parlamentare, contesta il regolamento dell’ Ue entrato in vigore lo scorso 10 luglio. Si tratta di una normativa che impedisce la pesca a strascico in tre zone del Canale di Sicilia: a est del Banco Avventura, a ovest del Bacino di Gela e ad est del Banco di Malta. Provvedimento che nega il lavoro alle marinerie dell’intera Sicilia. “Dobbiamo avere le idee chiare e non arrivare alla prossima riunione che si terrà ad Atene dal 4 all’8 novembre. senza dare una svolta al problema. I pescatori non possono essere gettati in mezzo ad una strada, anche loro hanno il diritto di lavorare per sostenere le proprie famiglie”. Annalisa Tardino ha ricordato di essere stata la prima firmataria di una richiesta, avallata pure dai suoi colleghi Stancanelli e Milazzo, di chiedere al governo interventi riparatori in vista del congresso di Atene della Commissione generale della pesca nel Mediterraneo (CGPM). Si tratta della stessa Commissione che ha adottato il blocco della pesca, poi recepita dagli organi europei. “Noi aggiunge l’eurodeputata– riteniamo che gli studi del 2011 di questa norma è obsoleta e non possiamo aspettare la fine del 2020. Abbiamo presentato anche una risoluzione al Parlamento Europeo. Se il provvedimento non è revisionabile -prosegue la parlamentare– i pescatori che non potranno andare a mare, vengano indennizzati”. Annalisa Tardino, così come l’intero suo gruppo parlamentare, contesta il regolamento dell’ Ue entrato in vigore lo scorso 10 luglio. Si tratta di una normativa che impedisce la pesca a strascico in tre zone del Canale di Sicilia: a est del Banco Avventura, a ovest del Bacino di Gela e ad est del Banco di Malta. Provvedimento che nega il lavoro alle marinerie dell’intera Sicilia. Salvo Cona